NAPOLI – Un connubio perfetto tra cultura e scienza nel cuore di Napoli. Un centro scientifico-culturale dedicato alla divulgazione della ricerca marina della Stazione Zoologica Anton Dohrn. E’ stato completato il recupero della struttura che ospiterà il Da.Do.M –Darwin Dohrn Museum. I visitatori percorreranno un viaggio negli oceani attraverso il tempo sulle orme di Darwin e Dohrn, in cui scopriranno come gli organismi si siano adattati a tutti gli ambienti marini tra forme primordiali di vita, teorie evolutive, reperti biologici storici, un grande scheletro di balenottera, un laboratorio didattico per gli studenti, mostre tematiche, le scoperte degli oltre 20 premi Nobel che hanno condotto i loro studi alla stazione zoologica partenopea e le ricerche attuali. Il prato all’aperto accoglierà il primo Festival Internazionale del Cinema Scientifico e dei Documentari Marini. Il Da.Do.M ha sede nella ex Casina del Boschetto di proprietà del Comune di Napoli, affidata nel 2015 alla Stazione Zoologica Anton Dohrn. Gli interventi di riqualificazione sono stati curati dall’architetto Andrea Cosenza e dagli ingegneri Luigi Cosenza e Angelo Puorto con la collaborazione degli architetti Giancarlo Ferulano e Massimo Santoro e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. L’architetta Ida Lavorgna della Stazione zoologica ha coordinato la direzione dei lavori.
La struttura è stata presentata pochi giorni fa: c’erano il presidente della Stazione Roberto Danovaro, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il vicesindaco Carmine Piscopo. Il gruppo di lavoro del Da.Do.M, coordinato da Ferdinando Boero, presidente della Fondazione Dohrn, e da Claudia Gili, direttrice del Dipartimento di Conservazione Animali Marini e Public Engagement (CAPE), con il supporto di Andrea Travaglini, Marco Signore ed Elisa Cenci, ha lavorato 3 anni al progetto scientifico dei contenuti, dei percorsi e degli allestimenti che renderanno il museo, unico in Italia nel suo genere, un riferimento a livello mondiale per l’evoluzione della biodiversità marina.
Fondata nel 1872, la Stazione zoologica di Napoli è un riferimento internazionale per lo studio della biologia marina con laboratori di ricerca che spaziano dalla biochimica alla biologia molecolare, dalla neurobiologia all’oceanografia biologica, dalla botanica marina alla biologia cellulare, dall’ecologia alle biotecnologie marine e alla biomedicina.
Le priorità della missione dell’Istituto includono la genomica, la biodiversità, la conservazione, la sostenibilità, l’analisi degli adattamenti ad ambienti marini estremi, l’impatto dei cambiamenti globali sugli ecosistemi, le fonti alternative e rinnovabili dal mare, la divulgazione scientifica. Oltre al nuovo museo la stazione ha l’Aquarium, il più antico acquario d’Europa aperto al pubblico nel 1874 a Napoli, il Turtle point, centro di ricerca e recupero delle tartarughe marine al porto del Granatello di Portici, l’Archivio storico, un immenso patrimonio riordinato nel 1969, che include documentazione relativa alla fondazione, all’amministrazione ed alle attività scientifiche. Il Fano Marine center, laboratorio di ricerca per lo studio della biodiversità, le risorse e le biotecnologie marine (in provincia di Pesaro-Urbino).