Katmandu (Nepal), 12 mar. (LaPresse/AFP) – Quarantanove persone sono morte nello schianto di un aereo vicino all’aeroporto di Katmandu, in Nepal, nel peggior disastro aereo nel Paese da circa trent’anni. Sul velivolo della compagnia del Bangladesh US-Bangla Airlines, che era partito da Dacca, si trovavano 71 persone, di cui 22 sono rimaste ferite e sono state portate in ospedale. I soccorritori hanno dovuto tagliare le lamiere dell’aereo, che si era ribaltato e incendiato, per estrarre le vittime. “Quaranta persone sono morte sul posto e nove in due ospedali a Katmandu”, ha affermato il portavoce della polizia, Manoj Neupane, aggiungendo che dei 22 feriti alcuni sono in condizioni critiche.
La causa dello schianto non è stata confermata ufficialmente, mentre le autorità aeroportuali hanno dichiarato che l’aereo è andato “fuori controllo” mentre si avvicinava al suolo. Imran Asif, ceo del vettore, ha accusato i controllori di volo di Katmandu, affermando che abbiano “creato confusione” nell’atterraggio. “Il nostro pilota è un istruttore di questo aereo Bombardier, ha alle spalle 5mila ore di volo. C’è stata confusione da parte della torre di controllo”, ha detto ai giornalisti, fuori dal suo ufficio a Dacca.
Anche una fonte dell’aeroporto, che ha parlato a condizione di anonimato, ha ipotizzato che la causa dello schianto potrebbe essere un fraintendimento tra i controllori a terra e il pilota su quale parte dell’unica pista dovesse essere usata per atterrare. Una presunta registrazione della conversazione è stata pubblicata online, ma la sua autenticità non è confermata. Testimoni hanno raccontato che l’aereo, un Bombardier Dash 8 Q400 di produzione canadese, è precipitato mentre tentava per la seconda volta di avvicinarsi allo scalo, sussultando mentre perdeva altitudine prima di schiantarsi a terra e incendiarsi.
Il portavoce della compagnia aerea, Kamrul Islam, ha precisato che 33 passeggeri sono nepalesi, 32 del Bangladesh, uno cinese e uno delle Maldive. I media locali hanno aggiunto che molti nepalesi a bordo erano studenti di ritorno da una vacanza. Lo scalo ha chiuso per alcune ore dopo l’incidente. Secondo gli esperti, la morfologia della regione e l’aeroporto comportano varie difficoltà per i piloti, che devono volare ad alta quota e poi scendere molto velocemente per atterrare. Inoltre, l’aeroporto ha una pista sola di fronte a una montagna, usata su entrambi i lati per decollare e atterrare.
Il disastro aereo è il peggiore in Nepal dal 1992, quando tutte le 167 persone a bordo di un aereo di Pakistan International Airlines morirono nel tentativo di atterrare a Katmandu. Solo due mesi prima un volo Thai Airways era precipitato vicino allo stesso scalo, causando 113 morti. La scarsa sicurezza dell’aviazione in Nepal è attribuita in gran parte alla manutenzione inadeguata, all’inesperienza dei piloti e al management di qualità scadente.