Kathmandu (LaPresse) – Almeno otto alpinisti di una spedizione sudcoreana sono morti sul Monte Gurja, in Nepal. La violenta tempesta di neve che ha investito il loro campo base è stata fatale. Lo riferiscono i funzionari. I corpi di otto alpinisti, incluse le guide nepalesi, sono stati avvistati tra le macerie dell’accampamento da una squadra di soccorso sabato mattina. Ma le condizioni instabili e ghiacciate hanno ostacolato le ricerche.
Due giorni fa una tempesta si è manifestata anche in India
Un ciclone con venti che soffiano fino a 165 chilometri orari ha raggiunto giovedì mattina la costa est dell’India, dove 300mila persone erano state evacuate, provocando secondo i media locali due morti. Il ciclone Titli, definito “tempesta ciclonica molto grave”, ha toccato terra alle 4.30 ora locale (l’1 di notte in Italia), secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa indiana PTI.
Accompagnati da forti piogge, i venti hanno sradicato alberi e abbattuto pali elettrici. Il governo dello Stato di Odisha aveva appunto fatto evacuare 300mila persone in cinque distretti costieri. Qui le scuole sono rimaste chiuse e le autorità hanno raccomandato ai pescatori di non uscire in mare. I media indiani hanno riferito della morte di due uomini nel vicino Stato di Andra Pradesh: uno è rimasto ucciso nel crollo della sua casa e l’altro per la caduta di un albero.