ROMA – Approvata con 167 sì contro 78 no, tre gli astenuti: passa la Manovra al Senato. Palazzo Madama ha detto sì al maxi-emendamento ‘benedetto’ dall’Ue: il documento è stato ratificato in Aula, con la fiducia, a conclusione di un percorso caratterizzato da stop e tensioni.
A determinare i ritardi sarebbe stata la necessità della Ragioneria di analizzare i nuovi commi.
L’iter proseguirà il 27 dicembre con il passaggio alla Camera. Anche lì l’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte porrà la fiducia per blindare la maggioranza e accelerare i tempi.
L’opposizione ha fatto il suo: ha gridato, si è indignata come impone il ruolo di minoranza. I democrat, guidati dal capogruppo Andrea Marcucci, ha annunciato che faranno ricorso alla Corte Costituzionale. E’ intervenuto anche Matteo Renzi: secondo il fiorentino Lega e Cinque Stelle hanno truffato gli italiani.
Le preoccupazioni
Il timore è che la fretta e il conseguenziale caos che ha caratterizzato la procedura possa riservare qualche sorpresa quando, con le prossime ore, emergeranno con chiarezza tutti gli elementi contenuti nel maxi-emendamento.
A preoccupare parte dei grillini e la minoranza è stato il poco coinvolgimento del Senato. E c’è il rischio che la dinamica possa ripetersi giovedì alla Camera.