NEW YORK – New York Times, grana stipendi: è sciopero. Sono più di mille, infatti, tra giornalisti e dipendenti del famoso quotidiano americano che oggi si asterranno dal lavoro incrociando le braccia. “Avevamo chiesto un aumento medio del 5,5% nel 2023 e nel 2024 – hanno spiegato – la compagnia aveva risposto con il 3%”. Il malcontento, il primo dopo 40anni, è nato dall’esigenza di salari più alti vista l’inflazione e l’aumento del costo della vita della metropoli americana: “Abbiamo ascoltato attentamente le posizioni e le preoccupazioni del management. Ci è stato descritto il futuro difficile che ci aspetta”.
La nota
In una nota inviata all’editore del quotidiano, A.G. Sulzberger e all’amministratore delegato Meredith Kopit Levien, il sindacato della stampa NewsGuild di New York aveva già sottolineato le proprie richieste nonché la situazione di grosso disagio economico dei dipendenti dopo 20 estenuanti mesi di trattative che non hanno portato ad alcuna conclusione. Inoltre uno dei nodi non sciolti starebbe nel “rifiuto del management di aumentare significativamente i salari per quasi due anni, in un contesto inflazionistico nazionale e globale e mentre la New York Times Company, società quotata, ha successo finanziario”.
Il cambiamento
La situazione sembra essere precipitata in un contesto di cambiamento dell’azienda “che ha acquisito per 550 milioni di dollari la testata sportiva The Athletic”. Ed entro la fine del 2022 sono previsti “profitti operativi tra i 320 e i 330 milioni di dollari