Nigeria, Msf sospende attività mediche a Rann dopo attacco

Milano, 2 mar. (LaPresse) – Dopo un violento attacco avvenuto ieri a Rann, nello stato di Borno in Nigeria, Medici senza frontiere (Msf) ha sospeso le proprie attività mediche nella città e ha evacuato 22 persone di staff nazionale e internazionale. Non è ancora chiaro quante persone siano state uccise e ferite in città, ma prima di andare via lo staff medico di Msf ha trattato 9 pazienti feriti. Le 40mila persone che abitano a Rann dipendevano quasi completamente dai servizi medici di Msf per avere accesso alle cure. “Lasciare senza assistenza medica i nostri pazienti, tra cui 60 bambini inclusi nel nostro programma nutrizionale, è una decisione estremamente dolorosa” ha detto Kerri Ann Kelly, coordinatore dell’emergenza per MSF in Nigeria. “Continueremo a valutare l’evolversi della situazione e torneremo appena le condizioni lo consentiranno. Questo ultimo attacco è una grave conferma di come siano le persone nel Borno a pagare il prezzo di un conflitto spietato. Sono bloccate in un circolo mortale di violenza e dipendono pesantemente dagli aiuti esterni per sopravvivere. Oggi a Rann questi aiuti sono considerevolmente ridotti”.

Le equipe di Msf forniscono cure mediche ai 40mila abitanti di Rann da gennaio 2017. Le cliniche mobili fornivano assistenza a cadenza regolare, mentre un’equipe medica permanente è basata in città da settembre 2017. La popolazione della zona è estremamente vulnerabile, molti di loro hanno trovato rifugio qui dopo essere fuggiti dalle loro case. Msf forniva trattamenti in particolare per malaria, malnutrizione e malattie legate alle precarie condizioni di vita. Durante i mesi della stagione delle piogge la città è rimasta isolata e non sono stati consegnati né cibo né aiuti. Msf stima che il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni a Rann, tra maggio e novembre 2017, era il doppio rispetto alla soglia di emergenza.

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