MILANO (AWE/LaPresse) – Il leader dell’auto Carlos Ghosn, presidente e principale artefice dell’allenza Renault-Nissan-Mitsubishi, da 10,6 milioni di vendite all’anno, è stato arrestato oggi a Tokyo. Ad accusarlo non sono solo i procuratori giapponesi, ma anche la stessa Nissan.
Le accuse a Ghosn
Ghosn avrebbe dichiarato il falso sul proprio compenso reale, fornito informazioni scorrette nei bilanci e utilizzato risorse aziendali per il proprio tornaconto. Il gruppo giapponese, che sta già collaborando con gli inquirenti, aveva avviato da diversi mesi un’indagine su segnalazione di una talpa interna. E ha convocato un cda per giovedì per licenziare il manager brasiliano di origine libanese.
L’indagine e gli arresti
Con Ghosn, che si sarebbe presentanto spontaneamente per essere interrogato dai magistrati, è stato arrestato anche un altro dirigente di Nissan, Greg Kelly. “Dall’inchiesta – scrive la casa giapponese – è emerso che per molti anni sia Ghosn sia Kelly hanno segnalato gli importi del compenso sui titoli azionari alla Borsa di Tokyo in un importo inferiore all’effettivo. Al fine di ridurre l’ammontare totale divulgato sulla remunerazione di Carlos Ghosn”.
In questo modo, il capo azienda poteva pagare meno tasse. Inoltre, rincara la dose Nissan, per quanto riguarda Ghosn, “sono stati scoperti numerosi altri significativi atti di cattiva condotta, come l’uso personale di beni aziendali”.
Il bilancio di Saikawa e Macron
Il ceo di Nissan, Hiroto Saikawa, garantisce in conferenza stampa che l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi “non sarà influenzata da questo evento, piuttosto lavoreremo a stretto contatto con tutti i partner per contenere ogni possibile confusione”. Dal viaggio diplomatico a Bruxelles, il presidente francese, Emmanuel Macron, dichiara che, in quanto azionista di Renault, “sarà estremamente vigile per la stabilità dell’alleanza e del gruppo”. La casa transalpina, nel frattempo, soffre lo scandalo Ghosn e precipita alla Borsa di Parigi, mostrando inizialmente un tonfo di oltre il 12%. E chiudendo infine in discesa dell8,43% a 59,06 euro.
Chi è il presidente di Nissan e Renault
Soprannominato il ‘killer’ dei costi, il brasiliano Ghosn, sessantaquattrenne di genitori libanesi, è noto come fanatico del lavoro e per aver rivoluzionato Renault negli anni ’90 e per aver lanciato il salvagente a Nissan nel 1999. Nel 2016, Ghosn ha anche salvato un altro gruppo giapponese, Mitsubishi, comprandone un terzo per circa 2,2 miliardi di dollari dopo uno scandalo per false dichiarazioni relative ai consumi
Secondo le comunicazioni ufficiali, Ghosn avrebbe incassato 8,5 milioni di dollari per il suo incarico in Nissan e Mitsubishi, e 8,4 milioni in Renault. Nel 2016 lo Stato francese aveva votato contro la sua retribuzione fissa di 7,5 miliardi. Saikawa sostiene che “concentrare il potere su un solo individuo non è stata l’unica causa dello scandalo, ma è stata una delle principali”.
di Lorenzo Allegrini