TOKYO – Nissan lancia un secondo profit warning, mentre il gigante automobilistico giapponese tenta di riprendersi dallo shock dell’arresto dell’ex numero uno Carlos Ghosn. L’azienda ha declassato la sua proiezione per l’utile netto nell’esercizio fiscale, che si chiude a marzo 2019, da 410 miliardi di yen (3,7 miliardi di dollari) a 319 miliardi di yen. Il secondo taglio nelle sue previsioni nell’esercizio fiscale negli ultimi mesi dopo che lo aveva già abbassato da 500 miliardi di yen. Nissan è sembrata riconoscere le recenti difficoltà che circondano l’affare Ghosn, che ha sollevato interrogativi sulla propria governance societaria. Infatti, il gruppo ha citato come ragione del downgrade “l’ambiente operativo avverso che l’azienda ha dovuto affrontare nel quarto trimestre. E l’impatto delle recenti emissioni societarie sulle vendite”.
Renault-Nissan, Eliseo: “Confermata la validità dell’alleanza”
Il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro giapponese Shinzo Abe hanno ribadito a Parigi “il loro attaccamento” all’alleanza Renault-Nissan, scossa dal caso Carlos Ghosn. Lo rende noto l’Eliseo.
Durante un’intervista seguita a un pranzo al Palazzo dell’Eliseo, il Presidente e il Primo Ministro “hanno riaffermato il loro impegno per l’Alleanza Renault-Nissan che ha appena festeggiato il suo ventesimo anniversario. E che è un importante simbolo della cooperazione industriale tra Francia e Giappone”. “Questa partnership industriale ha appena dimostrato la sua capacità di recupero. La complementarietà dei suoi membri e la rilevanza del loro progetto comune”, ha affermato un comunicato della presidenza francese.
(LaPresse/AFP)