MILANO – Oltre mezz’ora di grida, invettive, suonate al campanello. Al grido di ‘Andiamo sotto casa del sindaco’ si è consumata la manifestazione no vax, e no green pass, sotto casa del primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci, presidente di Ali e coordinatore dei sindaci Pd, con decine di persone urlanti sotto il balcone in pieno centro storico. “Io non ci sono neanche a casa, con famiglia e figli increduli e spaventati. Siete degli squadristi, vergogna”, ha subito scritto sui social Ricci, rincarando la dose. Il primo cittadino ha infatti annunciato di voler denunciare tutti i partecipanti, “perché i social sono pieni di foto e video. Il capo del movimento #ioapro ha pubblicato storie su Instagram, girate davanti al portone di casa mia”.
A guidare il corteo era Umberto Carriera, a capo del movimento Io Apro, incontrato da Matteo Salvini pochi giorni fa per solidarizzare con ristoratori ed esercenti: lo stesso Carriera in questi giorni è sceso più volte in piazza per protestare contro le nuove decisioni del governo sull’obbligatorietà del Green Pass per accedere in diversi luoghi. Su Twitter il deputato dem Enrico Borghi, responsabile nazionale Sicurezza del Pd, attacca: “Il capo di un movimento palesemente ostile al governo, ricevuto pochi giorni fa da Salvini, guida una manifestazione sotto la casa del sindaco Matteo Ricci, fa una diretta Instagram e incita all’odio. Tre domande: il prefetto e il questore dov’erano? Va tutto bene così? E Salvini che dice?”.
Ricci intanto ha fatto sapere di aver scritto alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, lamentando una gestione dell’ordine pubblico “del tutto inadeguata”. Com’è possibile che sia stato permesso un corteo sotto casa del sindaco? – si è chiesto Ricci – Com’è possibile che per quasi 40 minuti siano stati sotto casa mia, suonando il campanello, senza che nessuno sia intervenuto? È una cosa inaudita, la dimostrazione che i sindaci sono esposti in prima linea su tutti i fronti”. E ha ribadito la propria posizione, anche come amministratore pubblico, sulla necessità di vaccinarsi: “Se volevano intimidirmi hanno avuto l’effetto contrario. Come ha detto anche Mattarella, vaccinarsi è un dovere – ha aggiunto – il Green Pass è uno strumento utile per incentivare la vaccinazione, per garantire la sicurezza sanitaria e anche la ripresa economica, perché noi non vogliamo più richiudere, vogliamo andare avanti con la stagione turistica, per far sì che ci sia una crescita duratura nel Paese e nella nostra città”. “Non ci intimoriscono – ha concluso – la libertà non sanno neanche cosa sia, perché la libertà di ognuno di noi finisce quando inizia quella degli altri, ieri hanno dimostrato di che pasta sono fatti, noi andiamo avanti per la nostra strada”.
Al sindaco dem di Pesaro sono arrivati molti messaggi di solidarietà. A partire da Enrico Letta: “Vai avanti. Siamo con te. #vaccinarsi”, scrive in un tweet il segretario Pd. Con Matteo Ricci anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Per la libertà quella vera, senza paura!”.
Solidarietà è stata espressa dal candidato del Pd al Campidoglio Roberto Gualtieri “per questo episodio che alimenta un pericoloso clima di irresponsabilità, come abbiamo visto anche ieri a Roma. I vaccini – aggiunge – sono una risorsa e salvano la vita. Un abbraccio grande a Matteo e alla sua famiglia”. Interviene anche il rivale, Carlo Calenda, candidato sindaco per Roma: “Adesso però una reazione seria dello Stato. Intimidazioni personali da un branco di scappati di casa anche no”, commenta su Twitter. Il presidente della Camera, Roberto Fico, sui suoi profili social, si è rivolto a Ricci “vittima di una vera e propria intimidazione sotto la sua abitazione privata. Quello che è successo a Pesaro è un atto inquietante da condannare con forza”. Per la Lega, interviene il deputato Claudio Borghi che ieri era in piazza del Popolo a Roma per manifestare contro il Green Pass: “Minacce e appostamenti sotto le case di chiunque sono intollerabili. Le idee non vengono mai sostenute con la violenza”.
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