ROMA – “Non bastano 10.000 agenti per fermare i No Tav. Il grido No Tav ha di nuovo squarciato il silenzio in Val di Susa. In 7.000, nonostante un tempo incerto, hanno infilato scarpe e scarponi per lasciare le tende del Weekend Alta Felicità alla volta del cantiere della nuova Torino-Lione”. Così sui social il gruppo No tav, dopo l’attacco di ieri al cantiere.
“Usciamo da questa giornata sorpresi una volta di più della capacità del movimento No Tav di coinvolgere tante generazioni differenti a partire da bisogni ed esigenze diverse che si incontrano in uno sguardo comune sul mondo. A conferma di ciò abbiamo visto una marcia attraversata da moltissimi giovani e giovanissimi che ritrovano nel No Tav un campo di lotta pratica contro i responsabili la crisi climatica e nel Festival un momento per tessere relazioni e rapporti in un contesto privo della logica del consumo e dello sfruttamento.
Mentre la politica istituzionale invecchia sui suoi scranni parlamentari, in Val Susa, generazione dopo generazione, la lotta contro la grande opera inutile ed ecocida si rinnova e conquista nuove speranze e motivazioni”, scrivono in un lungo post sul web.
(LaPresse)