NEW YORK – Il premio Nobel per la pace 2019 va al premier etiope Abiy Ahmed Ali. La scelta è dovuta al lavoro importante che ha fatto sul percorso di riforme nel campo dei diritti umani dopo decenni di repressione secondo quanto riferito da Amnesty International.
Le motivazioni: un premio per gli sforzi per raggiungere la pace
Il premio è stato conferito “per i suoi sforzi – si legge nella motivazione – per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea. Intende anche riconoscere tutte le parti interessate che lavorano per la pace e la riconciliazione in Etiopia e nelle regioni dell’Africa orientale e nordorientale”.
Il lavoro sullo stop alla situazione di stallo fra Eritrea e Etiopia
In stretta collaborazione con Isaias Afwerki, il presidente dell’Eritrea ha infatti lavorato anche ad un accordo fra Etiopia ed Eritrea per dire basta alla situazione di stallo. “In Etiopia – ricorda il Comitato – anche se rimane molto lavoro da fare, Abiy Ahmed ha avviato importanti riforme per dare a molti cittadini la speranza per una vita migliore e un futuro più luminoso. Come primo ministro, Abiy Ahmed ha cercato di promuovere la riconciliazione, la solidarietà e la giustizia sociale”.