NOLA – Un appartamento trasformato in un vero e proprio supermercato dello spaccio, un deposito fornito di tutto il necessario per il confezionamento e la vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti. È questo lo scenario che si sono trovati di fronte gli agenti della Polizia di Stato nel pomeriggio di ieri, venerdì 12 dicembre 2025, quando hanno fatto irruzione nell’abitazione di un 33enne napoletano, un volto già noto alle forze dell’ordine, assestando un altro duro colpo al traffico di droga nell’hinterland partenopeo.
L’operazione si inserisce nel quadro dei servizi straordinari di controllo del territorio, predisposti con fermezza dalla Questura di Napoli per arginare il dilagante fenomeno dello spaccio. Stavolta, a finire nel mirino degli investigatori del Commissariato di Nola è stata un’abitazione in zona Piazza Giordano Bruno, da tempo oggetto di attenta osservazione. I sospetti degli agenti si sono rivelati fondati quando, con il supporto decisivo di un’unità cinofila antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno deciso di procedere con una perquisizione domiciliare.
Una volta all’interno dell’appartamento, il fiuto infallibile del cane poliziotto ha immediatamente segnalato la presenza di qualcosa di illecito, guidando gli agenti verso i nascondigli dove l’uomo custodiva la sua merce. Il bilancio del sequestro è impressionante: sono stati rinvenuti oltre due chilogrammi di hashish, suddivisi in panetti pronti per essere tagliati e immessi sul mercato illegale della zona. Accanto all’ingente quantitativo di “fumo”, sono stati trovati anche circa 40 grammi di marijuana, probabilmente destinata a una clientela diversa.
Ma le sorprese non sono finite qui. La perquisizione ha permesso di scoprire quello che può essere definito il “kit del perfetto spacciatore”. Sul tavolo e in diversi cassetti erano presenti un bilancino di precisione, fondamentale per pesare le dosi con esattezza, e svariato materiale per il confezionamento, come bustine di cellophane e pellicola trasparente.
A rendere il quadro ancora più inquietante, il ritrovamento di armi: una pistola a salve, priva del tappo rosso di sicurezza e quindi facilmente confondibile con un’arma vera, completa di 8 cartucce. Un oggetto verosimilmente utilizzato per intimidire clienti riottosi o per difendersi da eventuali rivali. Insieme alla pistola, sono stati sequestrati anche cinque coltelli di varie dimensioni. Infine, gli agenti hanno recuperato la somma di 205 euro in banconote di piccolo e medio taglio, ritenuta il provento dell’attività di spaccio delle ultime ore.
Di fronte a prove così schiaccianti, per il 33enne, che già annoverava precedenti di polizia specifici per reati legati agli stupefacenti, sono scattate immediatamente le manette. L’uomo è stato tratto in arresto con la pesante accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e, al termine delle formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione conferma l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrastare una piaga che affligge il territorio, smantellando le centrali di spaccio che alimentano la criminalità locale.





















