NOME E FOTO. Rapina e spari sul lungomare all’Hotel Excelsior, 26enne fermato

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Giuseppe Ruggiero e via Partenope

NAPOLI – Rapina a un turista con spari sul lungomare: la polizia ferma un 26enne del rione Traiano. Giuseppe Ruggiero è accusato di aver assalito un turista marocchino l’altro ieri mattina in via Partenope: di averlo inseguito nella hall dell’hotel Excelsior e di avergli portato via un orologio del valore di 80mila euro. I poliziotti hanno visionato i filmati delle telecamere e rintracciato uno dei presunti responsabili. Il complice è in fuga. Dopo l’assalto sul lungomare, avrebbero rapinato anche un supermercato al corso Europa con bottino di oltre 2000 euro. Riavvolgiamo il nastro. Ieri gli specialisti dell’Antirapina della squadra mobile hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto nei confronti del 26enne per i reati di concorso in rapina pluriaggravata e continuata, porto abusivo di arma da fuoco, nonché lesioni aggravate.

Dagli uffici della questura ricostruiscono la dinamica delle due rapine: due uomini, a bordo di uno scooter, travisati da caschi ed armati di pistola, hanno commesso i due raid in rapida successione. La prima ai danni del turista di nazionalità marocchina al quale, a seguito di una colluttazione iniziata all’esterno e terminata nella hall dell’hotel Excelsior di via Partenope, è stato sottratto un orologio marca Audemars Piguet del valore di circa 80.000 euro (nella circostanza uno dei due soggetti ha esploso un colpo d’arma da fuoco che si è conficcato nel soffitto della hall, senza arrecare danni a persone, mentre la vittima ha riportato un trauma contusivo multiplo giudicato guaribile in 10 gior-
ni).

La seconda rapina ai danni di un supermercato al corso Europa (nell’occasione è stato sottratto l’incasso dell’esercizio commerciale pari a 2350 euro). L’immediata attività d’indagine, svolta da personale della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, articolatasi nell’escussione delle vittime e di alcuni testimoni e nella visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nelle zone interessate, ha consentito di raccogliere indizi di colpevolezza a carico del 26enne fermato, ritenuto dagli inquirenti uno degli autori dei due episodi. Il fermato è stato rintracciato nel pomeriggio presso l’abitazione di un familiare, al cui esterno sono stati rinvenuti lo scooter e il casco, che sarebbero stati utilizzati in occasione delle rapine. Va detto, che è da ritenersi innocente, fino a eventuale sentenza di condanna.

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