NOMI E FOTO. Scavano un buco nel carcere di Poggioreale e evadono: catturati a Mondragone

590
Mahrez Souki e Kazem Mohmed Elokla

NAPOLI – La Polizia penitenziaria ha catturato i due detenuti che erano evasi dal carcere Poggioreale l’altra notte. L’algerino di 32 anni
Mahrez Souki e il siriano di 23 anni, Kazem Mohmed Elokla. L’operazione è stata un successo grazie alla collaborazione tra il Nucleo Investigativo Centrale (NIC) di Roma, il Nucleo Investigativo Regionale (NIR) Campania e il personale del penitenziario di Poggioreale. Come sottolineato dal sindacato Si.NAPPe, la prontezza operativa dimostrata dalla Penitenziaria nel riportare in carcere i fuggitivi è stata eccezionale. Reclusi nel circuito detentivo di media sicurezza. Fuggiti col classico sistema del buco nel muro per poi calarsi dalla cinta con una corda rudimentale. L’evasione è durata poche ore. Nel corso della mattinata è stato prima catturato uno dei due fuggitivi, il secondo è stato invece rintracciato e bloccato qualche ora dopo. Entrambi sono stati presi dalla polizia penitenziaria a Mondragone, nel Casertano.

Il generale del Si.NAPPe, Roberto Santini, ha commentato l’accaduto, definendo l’operazione una prova concreta dell’eccellenza e della professionalità degli agenti. Ha inoltre ribadito l’efficacia del corpo nel garantire la sicurezza e ripristinare la legalità. Resta il nodo della sicurezza e delle fughe dalle carceri, soprattutto nei mesi estivi. In Campania in tre anni ci sono state sette evasioni. A Poggioreale manca il direttore da un anno e l’amministrazione penitenziaria non ha provveduto a nominarlo.

L’ex direttore Carlo Berdini è diventato provveditore in Puglia. Secondo i sindacati, la questione non è tanto la mancanza di organico, perché viene indetto un concorso all’anno per la penitenziaria, ma la mal distribuzione degli agenti. In ufficio c’è tanta polizia penitenziaria, alcuni preposti al ruolo di autista e altri con turni lunghi in sezione. La questione del buco nelle pareti del carcere diventa grave, perché ci vuole tempo per scavarlo e ogni giorno gli agenti effettuano la cosiddetta battitura, cioè la revisione delle grate alle finestre e dei muri per vedere se c’è qualche lesione, evidentemente non era stata fatta da tempo, spiegano i sindacalisti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome