NOMI E FOTO. Sparatoria nella Caffetteria del Parco, spallata al clan Nobile: 10 arresti

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Giuseppe Nobile, Antonio Nobile e Giovanni Castiello

AFRAGOLA – Disarticolato il clan Nobile, i cui affiliati sono definiti anche con l’appellativo di ‘panzaruttari’. Si è svolta all’alba di ieri una vasta operazione congiunta di polizia e carabinieri nel Comune di Afragola, su disposizione della Procura di Napoli. L’azione, frutto di una stretta coordinata dall’intelligence e dai servizi di controllo del territorio, ha portato al fermo di dieci indagati ritenuti quasi tutti appartenenti al clan Nobile, diramazione del più potente gruppo criminale dei Moccia. Attesa per la convalida dei provvedimenti presi a carico di Giuseppe Nobile (43enne), Antonio Nobile (21enne), Marco Castiello (22enne), Alex Pollaro (27enne), Biagio Esposito (20enne), Salvatore Guerra (27enne), Nicola Bassolino (18enne), Domenico Tuccillo (43enne), Giovanni Castiello (53enne) e Francesco Zanfardino (35enne).

Sono di Afragola, Acerra, Napoli e Frattaminore e sono difesi dagli avvocati Dario Carmine Procentese, Rocco Maria Spina e Domenico Buonincontro. Il blitz segna un nuovo capitolo nella complessa guerra per il controllo degli spazi criminali nella zona nord dell’area metropolitana. I dieci destinatari del provvedimento sono accusati di essere responsabili dell’agguato avvenuto un mese fa nella “Caffetteria del Parco”, locale situato in via Sportiglione. In quell’occasione, un gruppo di fuoco esplose almeno sette colpi dall’esterno verso l’interno del bar, colpendo tre giovani: Nicola Bassolino (uno dei destinatari dei provvedimenti di fermo eseguiti ieri), e due ventottenni incensurati, Antonio Patriciello e Federico Moccia. Le ogive furono ritrovate conficcate nei pilastri dell’edificio, mentre sull’asfalto vennero recuperati
diversi bossoli, testimonianza di un’azione fulminea e pianificata.

L’agguato non rimase un episodio isolato. Nei giorni successivi, Afragola fu teatro di altre due “stese” in punti diversi della città, con oltre quaranta colpi sparati tra pistole e mitragliette. Una sequenza di intimidazioni che ha riacceso i riflettori su un territorio dove, negli ultimi
mesi, si registrano scontri tra gruppi emergenti interessati a colmare il vuoto lasciato dall’indebolimento del clan Moccia, da decenni radicato nella zona. Il blitz di ieri si è concentrato soprattutto nell’area del cosiddetto parco di Sant’Antonio, già teatro di raid armati contro vetture in sosta e di diversi episodi legati alla contesa tra bande rivali. Qui gli inquirenti hanno effettuato perquisizioni e controlli a tappeto, alla ricerca
di armi, basi logistiche e covi utilizzati dai gruppi criminali. L’operazione rientra nel piano di rafforzamento della sicurezza disposto dal prefetto di Napoli, Michele Di Bari, al termine di un recente tavolo sull’ordine pubblico.

Salvatore Guerra, Francesco Zanfardino, Alex Pollaro e Marco Castiello

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