NOMI. Tentata estorsione e spaccio nel quartiere Vasto di Napoli: in 4 presi in vacanza

1324
Angelo Cuomo

NAPOLI – Arrestati dalla squadra mobile della questura dopo la denuncia di una donna nel quartiere Vasto, che ha detto di essere vittima di richieste estorsive ad opera del suo fornitore di sostanza stupefacente. Gli accertamenti condotti dagli specialisti della sezione Narcotici della Mobile (diretti da Giovanni Leuci e coordinati da Antonio Serpico). I quattro sono accusati, a vario titolo, di tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, la polizia di Stato all’alba di ieri ha eseguito l’ordinanza cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico dei quattro.

In particolare, è stata disposta la custodia cautelare in carcere per Angelo Cuomo, 54 anni e gli arresti domiciliari per gli altri: Amelia Piaggio, 43 anni (moglie di Cuomo), Marco Franzese, 41 anni e Michele Pistillo, 48 anni. Dagli uffici della questura fanno
sapere che le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, sono state avviate in seguito alla denuncia del- la donna, la quale ha raccontato
di essere vittima, da lungo tempo, di richieste estorsive ad opera del suo fornitore di sostanza stupefacente. Le attività hanno riscontrato le
dichiarazioni della vittima, documentando, anche, che il pusher, a fronte di un debito di circa 30.000 euro effettivamente contratto dal- la donna per l’acquisto dello stupefacente che assumeva, avrebbe preteso il pagamento di una somma ben maggiore, pari a circa 80.000 euro.

A fronte di tale esposizione debitoria, gli indagati avrebbero minacciato la donna in diverse occasioni, anche ricorrendo ad atti di persecuzione come telefonate e citofonate notturne, provando ad- dirittura ad imporre alla vittima la vendita dell’immobile nel quale vive, al fine di corrispondere loro quanto preteso. Al riguardo le indagini hanno dimostrato come i destinatari della misura avessero fatto anche valutare l’immobile, contro la volontà della donna, da agenti immobiliari di loro fiducia. Due degli indagati sono stati rintracciati nel comune di Schiavonea in collaborazione con la Squadra Mobile di Cosenza. Fin qui arriva la ricostruzione della questura. Va detto che il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome