PECHINO (LaPresse/AFP) – Summit Nord Corea-Usa. Il leader nordcoreano Kim Jong-un è arrivato a Singapore a bordo di un aereo cinese, per incontrare il presidente americano Donald Trump.
Nord Corea-Usa: i dettagli del summit.
Un fatto che mostra che Pechino intende letteralmente tenere Kim sotto la propria ala. Anche, un fatto che mostra come le parti coinvolte non vogliano passasse inosservate. Il quotidiano ufficiale nordcoreano ha pubblicato le fotografie del dittatore mentre scendeva dall’aereo, un Boeing 747 di Air China. La scelta di Kim può sorprendere, se si pensa che il suo Paese coltiva l’ideologia della “autosufficienza” e che negli ultimi anni le relazioni con Pechino si sono deteriorate, mentre la Cina ha sostenuto le sanzioni internazionali contro il programma nucleare nordcoreano.
“Per Pyongyang, potrebbe trattarsi di una scelta puramente politica. Ma allo stesso tempo è un gesto simbolico per mostrare al suo popolo che la Cina sostiene la Corea del Nord. E che sarà al suo fianco nel caso il processo di denuclearizzazione con gli Usa non funzionasse“. A sostenerlo è Koh Yu-hwan, specialista di Corea del Nord all’Università di Seul.
La posizione della diplomazia cinese.
La diplomazia cinese si è limitata a precisare che la richiesta sul trasporto aereo è arrivata da Pyongyang e che una compagnia aerea cinese ha offerto i suoi servizi. “Pechino potrebbe semplicemente aver voluto garantire la sicurezza del leader nordcoreano durante il sorvolo della Cina“. Lo ha detto Lu Chao, esperto cinese di Corea del Nord. Kim dispone infatti di un aereo che avrebbe potuto portarlo a Singapore, un vecchio velivolo di fabbricazione sovietica, soprannominato ironicamente ‘Air Force Un’.
E in questo modo Pechino ha anche ricordato che la questione nordcoreana non può risolversi senza il suo coinvolgimento. Un monito che il presidente cinese Xi Jinping ha già lanciato negli ultimi mesi, ricevendo per due volte Kim su suolo cinese. E diventando così il primo leader estero a riceverlo.
La Cina potrebbe sfruttare la trattativa.
La Cina, alleata della Corea del Nord durante la guerra di Corea del 1950-1953, vuole essere parte integrante di un ipotetico trattato di pace, approfittando così di una eventuale apertura economica del paese vicino. “Pechino deve dare prova di attenzione di fronte ai possibili trucchetti della Corea del Nord e degli Usa“, ha detto Lu Chao parlando a Global Times. E ha aggiunto: “Se Washington, Seul e Pyongyung firmassero un trattato di pace senza la Cina, questa avrebbe il diritto di invalidarlo“.
Tuttavia, nel passato i predecessori di Kim hanno saputo abilmente sfruttare la rivalità di Pechino e Washington. “La Cina ha sicuramente previsto i vari scenari ed è pronta a sfruttarli“. Lo afferma Jonathan Sullivan, direttore dell’Istituto di politica cinese alla università di Nottingham. Pompeo, intanto, aggiornerà subito Pechino dell’esito del vertice e giovedì è atteso nella capitale cinese. A sua volta, Xi ha accettato l’invito di andare in visita in Corea del Nord, in una data non precisata, hanno riferito i media nordcoreani.