PARIGI – Notre-drame. Il titolo di Liberation immortala perfettamente la tragedia che ieri alle 18,50 ha spezzato il cuore di Parigi. Il nostro dramma. Della cristianità, della capitale transalpina, della Francia. Del mondo. La cattedrale è stata devastata da un incendio che ha impegnato 500 vigili del fuoco nel tentativo di evitare il crollo totale della struttura. Ha ceduto la guglia, così come il tetto in legno. I danni sono incalcolabili. Ma Notre-Dame è in piedi con l’edificio principale e le due torri. Ferita, sfigurata. Ma in piedi.
Il peggiore degli incubi per Parigi si è materializzato al tramonto. L’incendio è stato domato solo 5 ore dopo e per tutta la notte vanno avanti le operazioni di raffreddamento. Il tempio d’Europa brucia. Sotto gli occhi, pieni di lacrime, del mondo intero.
Macron promette: “La ricostruiremo”. Francia attonita con lo sguardo a Notre-Dame
I pompieri della capitale francese hanno precisato che le fiamme sono scoppiate nel sottotetto della cattedrale. Il presidente Emmanuel Macron, ha subito deciso di rinviare il discorso che avrebbe dovuto tenere alle 20 per annunciare le misure a seguito della contestazione dei gilet gialli e del Grande dibattito nazionale. Si è recato sul posto. E da lì ha promesso: “La ricostruiremo, il nostro impegno sarà massimo in questo senso. Sta bruciando la nostra storia. Il nostro destino è di ricostruirla. Lo faremo tutti insieme”.
La preoccupazione di Trump
Le immagini del rogo stanno facendo il giro del mondo. E il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha espresso grande preoccupazione: “E’ così orribile da vedere il massiccio incendio nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Forse gli aerei anti incendio potrebbero essere usati per spegnerlo. Si deve agire rapidamente“. L’uso degli aerei è stato evitato per cercare di tutelare il più possibile il patrimonio artistico della cattedrale. Per ore si è temuto il collasso completo della struttura. Rischi che sembrano essere, per fortuna, stati scongiurati.
Il crollo della guglia
Alle 20 le immagini più drammatiche. La guglia, alta 93 metri, è crollata su se stessa poco prima delle 20. Era stata eretta sui quattro pilastri del transetto ed è uno dei simboli della città di Parigi. Poco dopo ha ceduto il tetto. Il mondo intero in lacrime. Crolla un pezzo di storia, un vero e proprio patrimonio dell’umanità.
Un ferito grave tra i vigili, l’inchiesta della Procura. Trent’anni per la ricostruzione
Per fortuna non ci sono vittime, ma va registrato il ferimento di un vigile del fuoco, le cui condizioni sono gravi e costantemente monitorate. La Procura di Parigi ha aperto un’indagine sul disastro. Secondo gli esperti potrebbero volerci 30 anni per riaprire la cattedrale. Una ferita aperta e sanguinante nel cuore di Parigi e di tutta Europa. Notre-Dame era tra i monumenti più amati del vecchio continente con 12 milioni di visitatori all’anno, dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1991. Il 15 aprile 2019 sarà ricordato come l’11 settembre d’Europa. Un incubo che stordisce e lascia una traccia indelebile nel cuore di tutti. Notre-drame.