HONOLULU (Giovanni Ibello) – Coltre di fumo tossico provocato dalla lava del vulcano Kilauea, nella Big Island delle Hawaii. Le nubi tossiche si sono formate a causa di una reazione chimica della lava venuta a contatto con l’acqua salata. L’improvvido “contatto” ha così sprigionato acido cloridrico nell’aria.
Non solo nube: occhio anche ai fiumi di lava
Le autorità hanno consigliato alla popolazione di tenersi alla larga da questa nuova, pericolosa, minaccia. Bisogna fugare anche il minimo contatto, ogni gesto sconsiderato, ogni misura precauzionale ignorata può essere letale. I pennacchi di fumo tossico sono perentori e, com’è naturale che sia, spaventano la popolazione del posto. Al di là della coltre di fumo, i fiumi di lava continuano a fuoriuscire dalla bocca e dalle feritoie del vulcano. Scesa fino a valle, la lava ha fermato la sua progressione nei pressi di un quartiere residenziale dell’isola.
L’opinione degli esperti, la popolazione è in pericolo
Secondo l’opinione dei vulcanologi, le emissioni di gas a base di diossido di zolfo si sono triplicate in questa zona. La popolazione è in pericolo. Ieri, inoltre, l’attività del vulcano ha fatto registrare il suo primo ferito grave: un uomo è stato colpito da uno spruzzo di lava che in pochi secondi gli ha scarnificato parte della gamba.