Milano, 13 apr. (LaPresse) – “Stupita per esposizione, toni e contenuti ormai stucchevoli e già approfonditi negli anni” la Federazione Italiana Nuoto comunica “di attendere con piena fiducia l’esito del procedimento pendente presso la Corte dei Conti teso a valutare se la Federazione Italiana Nuoto dovrà rispondere di un presunto danno erariale di circa 825.000”. E’ quanto si legge in una nota della FIN a proposito dell’articolo pubblicato dal quotidiano Il Tempo. “Ricordiamo che la magistratura ordinaria si è già pronunciata più di una volta dopo la maldestra denuncia per truffa contrattuale presentata nel gennaio 2014 dal Coni contro la Federazione Italiana Nuoto – prosegue la nota – poi approfondita anche per altri eventuali ipotesi di reato. I giudizi sono stati sempre favorevoli e hanno stabilito, senza possibilità di dubbi, la mancanza di condotte che comportassero reato, la correttezza delle procedure adottate dalla FIN con riferimento agli aspetti contabili, di formazione e di esposizione del bilancio, ed al rispetto da parte della FIN del vincolo di destinazione del contributo statale alle finalità imposte”.
“Desta amarezza ricordare che questa ulteriore citazione è l’ultimo rivolo della sconcertante e avvilente vicenda innescata con pervicacia dal Coni che ha messo sotto accusa la gestione di una delle federazioni più vincenti e ritenute più virtuose d’Italia”, si legge ancora nella nota. “Siamo sicuri che anche l’autorità di giustizia contabile – come già affermato dal Tribunale di Roma – riconoscerà la correttezza amministrativa della Federazione Italiana Nuoto che il Coni ha invece messo in dubbio generando clamori e negative ripercussioni per un quadriennio”, conclude la FIN.