MILANO – Clamorosa impresa di Gregorio Paltrinieri ai Mondiali di nuoto a Budapest: non partendo tra i favoriti (“Mi davano a 26, ma come si permettono?”) ha dominato i 1.500 stile libero, in testa dalla prima all’ultima vasca, e fino a 100 metri dal traguardo con tempi da record del mondo. Ha chiuso in 14’32″80, inavvicinabile per tutti gli altri, conquistando un oro straordinario. Per lui record dei campionati, che è anche record italiano ed europeo. Dietro di lui sul podio lo statunitense Finke e il tedesco Wellbrock, favoriti della vigilia ma che nulla hanno potuto fare per arginare la ‘fuga’ dell’azzurro.
Paltrinieri è partito fortissimo fin dall’inizio e ai 500 metri aveva staccato di almeno 3 secondi tutti gli altri, nuotando costantemente sotto i tempi del record del mondo. A metà gara i secondi di distacco erano diventati 4 sul secondo, in quel momento lo statunitense Finke, ai 900 metri 5. Quando Finke e Wellbrock hanno provato ad accelerare per rimontare era ormai tardi e soprattutto l’azzurro non ha dato segni di cedimento fino al traguardo e allo storico oro.
Gli è sfuggito solo il record del mondo, perché negli ultimi 100 metri non ha fatto lo sprint che fece il cinese Sun Yang per conquistarlo. “Lo sapevo che potevo fare bene – ha detto a caldo – lo sapevo che potevo vincere due ori in vasca, poi l’800 è andato così e ho pensato che oggi piuttosto morivo in vasca ma volevo dare il massimo”. Poi si è tolto qualche sassolino dalla scarpa: “I miei amici prima della partenza – ha raccontato – mi hanno detto che ero dato a 26 e ho detto ‘come si permettono?’. Queste sono le gare che mi piace fare, amo gareggiare così ma a volte non mi viene, e invece oggi ho dimostrato che sono ancora qua, sapevo di valere questi tempi. Alcuni mi dicevano ‘ma vuoi fare un tampone? Non stai bene?’, ma io stavo bene, e oggi è una bella dimostrazione”.
Altro oro storico per l’Italia, che ha conquistato il più alto bottino di medaglie in vasca ai Mondiali di nuoto, quello della staffetta 4×100 mista con il tempo di 3’27″51, battendo i favoritissimi Stati Uniti (3’27″79) e la Gran Bretagna (3’31″31). Gli azzurri hanno tenuto dietro gli Usa in tutte le frazioni, con Thomas Ceccon, Nicolò Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi. “Questa medaglia la sognavamo, ci credevamo, abbiamo fatto tutti dei parziali pazzeschi e ce la siamo meritata”, ha detto Ceccon ai microfoni Rai. “Era l’ultima gara, dovevamo dare tutto, e poi la prestazione di Gregorio ci ha gasati“, ha detto Miressi, riferendosi all’oro di Paltrinieri.
“Meglio di così non potevamo fare, siamo felicissimi”, ha commentato Burdisso, mentre Martinenghi ha rivelato: “Prima della gara ci siamo detti, sarebbe bello cantare un inno tutti insieme per la prima volta”. Thomas Ceccon ha vinto anche il bronzo nei 50 dorso, alle spalle dello statunitense Hunter Armstrong (24″14) e del polacco Ksawery Masiuk (24″49). Ceccon ha chiuso in 24″51, inizialmente quarto, ma lo statunitense Justin Ress, che aveva toccato per primo, è stato squalificato.
Altra medaglia ‘pesante’, l’argento di Benedetta Pilato nei 50 rana, anche se partiva da favorita: con 29″80, è stata battuta dalla lituana Ruta Meilutyte (29″70). Terza la sudafricana Lara van Niekerk con 29″90. Pilato era favorita, detentrice del record del mondo e fresca di medaglia d’oro nei 100, dunque è un po’ delusa: “Ho sentito la tensione molto di più del 100, ho sbagliato sicuramente la partenza ma è comunque una medaglia mondiale e sono contenta. Io avevo puntato tutto su questa gara, il 100 è stata una sorpresa. La delusione c’è perché 29″8 non è un tempo che mi rappresenta, ma magari mi rappresenta in questi giorni purtroppo”.
In mattinata, per l’Italia soddisfazione anche dal sincro, con il secondo oro ai Mondiali per il duo composto da Giorgio Minisini e Lucrezia Ruggiero. Gli azzurri hanno vinto nel duo libero misto, per loro seconda affermazione mondiale dopo l’oro nel tecnico lunedì scorso. Battuti, nell’ordine, Giappone e Cina.(LaPresse)