L’esercito ucraino ha intensificato le operazioni nell’oblast russo di Kursk, proseguendo gli assalti e guadagnando terreno marginalmente a sudest di Sudzha. La notizia, confermata da filmati recentemente geolocalizzati, evidenzia un’escalation delle operazioni militari ucraine al di là del confine con la Russia, segnando un nuovo capitolo in questo conflitto protratto.
Oltre agli assalti a Sudzha, le forze ucraine avrebbero danneggiato un terzo ponte lungo il fiume Seym, come riportato da un ufficiale del Comitato investigativo militare russo. Tuttavia, i dettagli su questo incidente rimangono scarsi, con le autorità russe che non hanno fornito ulteriori approfondimenti sull’entità dei danni o sulle conseguenze immediate per la regione.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato i recenti sviluppi, dichiarando: “Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi. Questa mattina abbiamo un altro rifornimento del ‘fondo di scambio’ per il nostro Paese“. Le parole di Zelensky sembrano indicare che l’Ucraina stia ottenendo risultati concreti sul campo, con riferimenti al “fondo di scambio” che potrebbero alludere alla cattura di soldati o equipaggiamenti russi, utilizzabili in future trattative di scambio di prigionieri o altre negoziazioni.
Sul fronte russo, il consigliere presidenziale Yuri Ushakov ha risposto con fermezza, dichiarando che “al momento il processo negoziale è completamente inappropriato”. Ushakov ha anche precisato che, nonostante le operazioni ucraine, le proposte di negoziato avanzate dal presidente russo Vladimir Putin non sono state ritirate, ma ha aggiunto che, dato l’attuale contesto di conflitto, “non parleremo” con Kiev.