Oggi il Consiglio dei ministri sul Bilancio

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse 26-10-2022 Roma (Italia) Politica - Senato, Voto di Fiducia al Governo Meloni Nella foto: Matteo Salvini, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Antonio Tajani durante i lavori in Senato sulla richiesta di fiducia del suo Governo

ROMA – Oggi Cdm: Integrazione della Nota di aggiornamento al Def e Relazione sull’aggiustamento di bilancio tra i temi in discussione. Nonché il riordino dei ministeri, alcuni dei quali, con il nuovo esecutivo cambieranno denominazione. Nel pomeriggio appuntamento tra il ministro dell’Interno Matteo Piantadose e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil: il nodo da sciogliere sarà il decreto anti rave party, tanto discusso in questi giorni. E già dalla prossima settimana sul tavolo dell’esecutivo planerà il decreto per sostenere famiglie e imprese ridotte allo strenuo causa il il caro-energia degli ultimi mesi. Previsti almeno di 15 miliardi.

Meloni a Bruxelles

Intanto ieri primo incontro di Giorgia Meloni in veste di Presidente del Consiglio a Bruxelles con i vertici dell’Ue, Metsola, von der Leyen e Michel. “Siamo pronti ad affrontare le grandi questioni” ha detto la premier – a partire dalla crisi energetica, collaborando per una soluzione tempestiva ed efficace al fine di sostenere famiglie e imprese e mettere un freno alla speculazione”. E sui flussi migratori: “Priorità è la difesa dei confini esterni”, ha dichiarato.

Sì alla pace

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto sulla vicinanza del popolo italiano all’Ucraina ha sottolineato che “chi scende in piazza per la pace va capito, rispettato, direi anche ammirato –  ha detto – guai però – ha continuato – se qualcuno provasse a utilizzare quel grido limpido e quella piazza pulita per sferrare un attacco politico. Quella piazza che chiede pace non può essere un bastone per colpire un avversario. Per trasformarlo in un nemico. Non ci sono barriere culturali che mi impedirebbero di essere idealmente con loro, con quel mondo largo e colorato che grida pace”. Anche se “ci sarà l’intollerabile mancanza di limpidezza di troppi uomini politici perché nella stessa piazza c’è un pezzo di società civile che la bandiera della pace l’ha sempre sventolata e c’è chi, come Conte, ha votato quei cinque decreti e ora dice no a scellerate corse al riarmo”

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