L’Aia – Le forze di sicurezza olandesi hanno arrestato quattro persone nella città portuale di Rotterdam, sospettate di preparare un “atto terroristico”. Mentre una quinta persona, con la stessa accusa, è stata catturata in Germania. “Sono sospettati di essere implicati nel preparare di un atto terroristico”, si legge in una breve dichiarazione della polizia olandese. “Le indagini continueranno nei prossimi giorni. Con enfasi sulla natura e il livello della minaccia terroristica”, ha aggiunto la polizia. Non hanno fornito per il momento dettagli sulle generalità degli arrestati. Intanto, in Germania, la polizia di Magonza ha fatto sapere di aver arrestato, seguendo una richiesta di estradizione delle autorità olandesi, un siriano di 26 anni. “E’ fortemente sospettato di aver preso parte al tentativo di preparare un attentato in Olanda”, hanno spiegato gli agenti.
Nei mesi scorsi un imprenditore turco ha subito il mandato di arresto a Londra su richiesta di Ankara
La Gran Bretagna ha annunciato di aver arrestato Akin Ipek, un uomo d’affari turco accusato di legami con il predicatore esiliato dagli Stati Uniti, Fethullah Gulen. In seguito a una richiesta di estradizione dalla Turchia. “Possiamo confermare che il signor Ipek ha subito il mandato di arresto in relazione a una richiesta di estradizione dalla Turchia”, ha detto un portavoce del Ministero degli Interni britannico. Il suo caso sarà esaminato in tribunale a Londra a settembre, ha spiegato il portavoce. L’agenzia di stampa internazionale della Turchia, Anadolu, ha riferito che l’imprenditore è stato arrestato il 23 maggio e da allora è stato rilasciato.
Ipek è l’ex capo del conglomerato dei media Kozi-Ipek. Che è stato preso di mira dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel giro di vite per il fallito colpo di stato del 2016. Ankara accusa Gulen di essere alla guida di “un’organizzazione terroristica” dietro al golpe fallito e Kozi-Ipek di finanziarla. I due giornali della compagnia e le loro stazioni televisive a Istanbul sono stati presi d’assalto dalla polizia in tenuta antisommossa nell’ottobre 2015. Ipek è stato poi inserito nell’elenco dei 65 mandati di arresto. E emessi dai pubblici ministeri turchi nel dicembre 2015 in una vasta indagine sui sospetti gulenisti, secondo Anadolu. L’agenzia statale ha detto che è in una lista di “terroristi ricercati” e potrebbe affrontare l’ergastolo per aver tentato “di rovesciare il governo turco” e di “violare la costituzione”.
(LaPresse/AFP)