LOSANNA – E’ il grande giorno. Questa sera alle 18 il Comitato Olimpico Internazionale annuncerà il nome della città che ospiterà le Olimpiadi Invernali del 2026. L’Italia è in lizza con Milano-Cortina, l’altra candidatura è svedese con Stoccolma-Are. Saranno 82 i delegati del Cio chiamati a votare, 41 i voti necessari per vincere. La lunga giornata per la delegazione italiana, guidata dal presidente del Coni Giovanni Malagò, inizierà alle 10.45 con l’ultima riunione tecnica a porte chiuse. Seguita da una sessione di domande e risposte. Arrivati alle 9.40 i circa 100 componenti la squadra italiana avevano tutti una bandiera italiana e quelle di Milano-Cortina.
Presenti fra gli altri Luca Cordero di Montezemolo, Gabriele Galateri di Genola presidente di Generali, Armin Zoeggeler, Michela Moioli, Marcello Lippi, Sofia Goggia, Nicola Pietrangeli, l’ad dell’Inter Alessandro Antonello, Evelina Christillin, Arianna Fontana, oltre al sindaco di Milano Beppe Sala, i presidenti delle Regioni Lombardia e Veneto, Aurelio Fontana e Luca Zaia.
Cauto ottimismo nel gruppo italiano
Sensazioni positive nella delegazione italiana, ma grande consapevolezza che la partita è tutta da giocare. “Ho dormito poco ma è importante essere lucidi ora, ma è una gara che si gioca a scrutinio segreto”, ha detto il presidente del Coni Malagò. “Se loro hanno la principessa, noi abbiamo il messaggio di Mattarella e i valori del tricolore”, ha aggiunto.
“Da una parte c’è la candidatura italiana che rispetta di più i requisiti e dall’altra quella svedese che ha dalla sua il principio dell’universalita’ visto che l’Italia ha ospitato già due volte i Giochi invernali”, ha detto il membro Cio Franco Carraro. “Il paradosso è che siamo più affidabili noi della Svezia”, ha aggiunto. “Le sensazioni sono positive, la notte prima degli esami è passata bene”, ha detto il governatore lombardo Fontana. “Non si parla di numeri l’atteggiamento deve essere quello che si parte da 50 e 50”, ha detto invece il sindaco di Milano Sala.
(LaPresse)