L’Italia ce l’ha fatta: Milano e Cortina ospiteranno le Olimpiadi invernali 2026.
A dare l’annuncio è stato il presidente Thomas Bach dopo il voto dei membri del Comitato olimpico internazionale allo SwissTech Convention Center di Losanna.
La proposta dell’Italia è stata preferita a quella di Stoccolma-Are. Il Belpaese torna ed essere palcoscenico dei Giochi invernali dopo l’appuntamento a Torino del 2006. La prima volta, invece, risale a 63 anni fa con Cortina 1956.
Entusiasmo per la delegazione italiana alla lettura del ‘verdetto’. “Grazie ad un fantastico presidente della Repubblica Sergio Mattarella che fin dal primo giorno ha dato il suo sostegno”, ha dichiarato poi in conferenza stampa Giovanni Malagò. “Sono contento – ha continuato il presidente del Coni -, è un risultato significativo non solo per me ma per tutto il paese, sono orgoglioso di questo fantastico team che abbiamo creato insieme senza differenze di partito. All’inizio è stato complicato individuare i nostri punti di forza, la nostra candidatura era peculiare. Contemporaneamente devo dire che grazie ai pionieri di questa avventura abbiamo raggiunto questo traguardo”.
“Il nostro slogan era sognare insieme – ha aggiunto Giancarlo Giorgetti -, ora è lavorare insieme. Lavorare con il Cio, le regioni, il Coni e il governo. Il primo step – ha proseguito – sicuramente è la legge olimpica che dovrà essere approvata dal Parlamento italiano, un decreto attuativo che sarà convertito in legge entro la fine dell’anno”.
Il successo di oggi ha riacceso i riflettori sulla scelta della Capitale, di ormai due anni fa, di ritirarsi dalla candidatura per le Olimpiadi 2024. A tirare in ballo l’argomento è stato Giuseppe Sala, sindaco del capoluogo lombardo: “Roma sbagliò. Negli ultimi 20 anni Milano è cresciuta, come dimostrato con Expo. La mia speranza è che vedremo lo stesso miglioramento a Roma, ma oggi Milano è più solida. Ora – ha dichiarato durante la conferenza stampa – siamo qui, siamo contenti e il mio obiettivo è lavorare e supportare la città fino al 2026. Il mio mandato termina nel 2021, ma potrei fare un altro mandato fino al 2026. Il nostro Paese ha però bisogno di Roma e insieme dobbiamo lavorare per questo”.