Omicidio a Cardito, le nuove leve alzano la posta: faida tra cosche storiche e gruppi emergenti

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Cardito

NAPOLI – L’omicidio di Antonio Vitale, freddato a colpi di pistola ieri mattina in via Verellio a Cardito, si inserisce in un contesto criminale sempre più instabile e frammentato. Le prime ipotesi investigative puntano verso una possibile faida interna alle nuove leve della camorra, protagoniste di una riorganizzazione profonda del potere malavitoso nell’area nord di Napoli. La scena è dominata da una trasformazione silenziosa ma radicale. I clan storici, un tempo incontrastati, appaiono oggi indeboliti o neutralizzati dalle indagini e dai colpi inflitti da anni di repressione. Il vuoto lasciato da queste organizzazioni consolidate viene colmato da gruppi più giovani, spesso privi di una struttura rigida, ma dotati di una spietatezza che non conosce mediazione. A Cardito, come in altri comuni dell’hinterland partenopeo, emergono aggregazioni criminali fluide, formate da giovanissimi con un profilo basso ma già pronti a ricorrere alle armi per affermare il proprio controllo sul territorio.

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