MOSCA – Si cercano i colpevoli sull’omicidio di Darya Dugina saltata in aria alla guida del Suv di proprietà del padre, Aleksandr filo putiniano. Varie le ipotesi fino ad ora, ma al di là di tutto rappresenta una grossa falla nel sistema difensivo russ
I sospetti
Chiaro che i primi sospetti cadano su Kiev in quanto capace di organizzare simili azioni sabotatrici grazie anche a forze speciali e partigiani sia nei territori russi che in aree occupate dall’inizio della guerra. Ma anche su Mosca vige il sospetto di aver fatto saltare depositi di armi all’estero destinate al popolo ucraino.
L’arresto
Intanto lo scorso sabato a poche ora dall’attentato due russi e un ucraino sono stati fermati mentre erano intenti ad entrare in un impianto militare dismesso in Albania reagendo con gas urticante e ferendo un paio di guardie.
La falla
Varie le ipotesi fino ad ora, ma al di là di tutto l’attentato rappresenta una grossa falla nel sistema difensivo russo: falla che ha fatto calare non poche ombre sul Cremlino. Una delle ipotesi al vaglio è che l’attentato sia un atto provocatorio finalizzato a cambiamenti radicali utilizzando la giovane donna come capro espiatorio.