Omicidio di Gaetano, il boss Marsicano ordinò la vendetta dal carcere

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Emanuele Marsicano

NAPOLI – Tra i destinatari dell’ordinanza notificata ieri mattina dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli figura anche Emanuele Marsicano, ritenuto elemento di spicco della cosca omonima. Secondo le indagini degli investigatori, sembrerebbe che nonostante fosse rinchiuso all’interno del carcere di Tolmezzo per altri reati, fosse riuscito a mantenere i contatti con i sodali tramite l’utilizzo di telefoni cellulari in cella. Dal carcere il 28enne avrebbe dato indicazioni su come portare avanti le piazze di spaccio e soprattutto avrebbe ordinato l’uccisione di Emanuele Bruno per vendicare la morte di Antonio Gaetano, il reggente dei Calone-Esposito-Marsicano dopo l’arresto di Emanuele Marsicano. Dopo l’agguato degli chalet, gli uomini della cosca avrebbero tentato una rappresaglia, ma il disegno di uccidere Emanuele Bruno, ritenuto l’esecutore materiale del delitto di Antonio Gaetano, non fu portata a compimento.

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