BOLOGNA – “Meglio nessuna legge che una legge discriminatoria”. Lo ha detto Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, intervenendo alla festa dell’Unità a Bologna e parlando del disegno di legge che porta il suo nome. “Quando Matteo Salvini ha visto che il Ddl Zan è diventato popolare nel suo elettorato ha presentato una proposta di legge: se la leggiamo, troveremo delle cose terribili – ha specificato Zan -. Mina la legge Mancino e ci farebbe fare un passo indietro, ma poi, anziché usare l’aggravante della legge Mancino, usa le aggravanti per futili motivi ed è come se un crimine d’odio fosse un futile e motivo”.
“Evitare che delle persone, per una loro condizione personale, siano oggetto di violenza, di odio e di discriminazione a me pare un messaggio cristiano”. Lo ha dichiarato Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico, intervenendo alla festa dell’Unità a Bologna e parlando del disegno di legge che porta il suo nome e commentando la posizione della Chiesa. “Il presidente Mario Draghi ha detto che l’Italia è uno Stato laico e non confessionale e che la nostra Costituzione dispone di tutte le prerogative per affrontare i trattati internazionali, compresi il concordato – ha detto Zan -. Io ringrazio Draghi, che ha espresso una posizione molto chiara. Quella della Chiesa è stata un’ingerenza? Come la vorreste chiamare voi? Più di così. Il fatto che il segretario di Stato si sia precipitato a dire che Draghi aveva ragione dimostra che c’è un dibattito anche molto forte anche dentro la Chiesa, perché la maggior parte dei cattolici sostiene questo Ddl”.
(LaPresse)