Napoli, 4 ottobre 2024 – La Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno eseguito questa mattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 persone. Le accuse: calunnia e corruzione in atti giudiziari, aggravate dalla finalità di agevolare l’attività criminosa del clan Rega-Piacente, operante nei territori di Brusciano, Marigliano e Mariglianella.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Napoli, dal N.O.R. dei Carabinieri di Castello di Cisterna e dal Commissariato di Acerra, hanno svelato un’intricata rete di corruzione e calunnia. Gli indagati, dietro promessa di un’utilità economica (tra cui l’esonero dal pagamento di tangenti al clan Rega-Piacente), avrebbero simulato il coinvolgimento di una persona offesa in un reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
La persona offesa, arrestata in precedenza, sarebbe stata accusata falsamente di aver richiesto il pagamento di una tangente presso un cantiere di Mariglianella. L’obiettivo? Indebolire il clan Palermo, di cui la persona offesa era uno dei pochi componenti ancora in libertà.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione. I destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva.