Orlando Bloom incontra i bimbi negli slum in Bangladesh come ambasciatore Unicef

Bel gesto del famoso attore americano

Orlando Bloom (Photo by JOSH EDELSON / AFP)

Milano – Orlando Bloom, ambasciatore di buona volontà dell’Unicef, sarà fra i protagonisti di un commovente episodio di ‘Racconti di Luce’, una serie di fotografia su Netflix. Per mettere in luce le difficoltà dei bambini che vivono e lavorano negli slum di Dacca, in Bangladesh. Lo riferisce l’Unicef, spiegando che per dare il via alla terza stagione della serie – che sarà trasmessa in streaming in tutti i Paesi su Netflix dal 21 dicembre – Bloom ha viaggiato con il fotografo Simon Lister in Bangladesh per incontrare alcuni dei bambini più vulnerabili del Paese.

“Ho incontrato bambini giovanissimi che per sopravvivere rovistavano fra discariche di spazzatura galleggianti. E che lucidavano ciotole di metallo in fabbriche estremamente pericolose”, ha raccontato Orlando Bloom. “Questi bambini non solo rischiano di farsi male e di essere sfruttati, ma non stanno neanche andando a scuola e stanno perdendo la possibilità di un futuro più luminoso. Per così tanti bambini questo è un modo di vivere normale, ma ciò che ho visto non è un’infanzia”.

Bel gesto del famoso attore americano

Nel corso dell’episodio, Bloom incontra Dulaly e Chan Mia, di 10 anni. Entrambi passano le loro giornate lavorando in condizioni pericolose, raccogliendo la spazzatura lungo la linea ferroviaria e portando le borse dei passeggeri all’imbarco delle navi. Bloom ha anche incontrato dei bambini che lavorano 12 ore al giorno in fabbriche di alluminio e di palloni. “Ai bambini che vivono negli slum urbani del Bangladesh sono negati i diritti di base ogni giorno”, ha dichiarato Edouard Beigbeder, rappresentante dell’Unicef in Bangladesh. “Diritti come assistenza sanitaria, accesso ad acqua pulita e istruzione. Ci sono circa 3,5 milioni di bambini che attualmente lavorano in Bangladesh, molti di loro hanno lavori pericolosi che mettono la loro salute, istruzione e futuro a rischio”.

(LaPresse)

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