Ospedale di Caserta, appello per infermieri e operatori

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Dal nuovo governo regionale ci si aspettano interventi decisivi sul fronte della sanità e l’azienda ospedaliera casertana non fa eccezione. Lo dichiara Antonio Eliseo, responsabile regionale del sindacato Nursind. Al “Sant’Anna e San Sebastiano”, aggiunge il sindacalista, “mancano sia infermieri ma innanzitutto operatori socio sanitari. L’ospedale di Caserta, come tutta la sanità campana, deve impegnarsi a superare le difficoltà che si presentano quotidianamente. Deve quindi assolvere al ruolo di Dea di secondo livello accogliendo tutte le emergenze che si presentano”.

E’ necessario in particolare, “attraverso gli organismi regionali deputati per competenze superare, la carenza di organico in tutti i profili,  che continua a pesare su tutta l’organizzazione”. In particolare, “gli operatori sanitari  continuano ad essere sottoposti a turni gravosi. Dobbiamo augurarci che il nuovo assetto politico regionale che uscirà dalle urne sarà in grado di dare le risposte necessarie per garantire una migliore risposta assistenziale”. Intanto, è attesa l’entrata in funzione di case e ospedali di comunità nella speranza che possano alleggerire la pressione sugli ospedali. Secondo l’ultima relazione Agenas con i dati del primo semestre 2025, in Campania le case di comunità con almeno un servizio attivo risultano pari a zero su 191 strutture previste, mentre gli ospedali di comunità attivi sono uno soltanto, a fronte di 61 programmati. In Italia al primo semestre 2025 sono 660 le case di comunità con almeno un servizio attivo presenti sul territorio al primo semestre 2025, rispetto alle 1.723 strutture previste (ossia il 38% di quelle programmate).

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