Ospedalopoli, la Dda: 8 condanne. Chiesti oltre tre secoli di reclusione

Completata la requisitoria, invocati 10 anni a testa per i cugini Sacco

NAPOLI (Tommaso Angrisani) – ‘Ospedalopoli’, requisitoria completata: chieste altre otto condanne. E’ quanto ha invocato la Dda napoletana nei confronti dell’ultima parte dei 34 imputati accusati a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, armi, concorso esterno, estorsione, evasione, autoriciclaggio, ricettazione, corruzione, falso, soppressione di documenti, rivelazione di segreto d’ufficio, turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Per Alessandro Esposito richiesti 13 anni, Cosimo Fioretto 6 anni, Benito Grimaldi 7 anni e 6 mesi, Gaetano Martino 10 anni, Antonio Pesce 4 anni e 6 mesi, Mariangela Russo 5 anni, mentre per Raffaele Sacco (classe 1977) e Raffaele Sacco del 1968 dieci anni a testa. Si tratta in totale di pene per oltre tre secoli. Nella scorsa udienza, infatti, per Salvatore Arena erano stati chiesti 15 anni, Andrea Basile 20 anni, Giovanni Caruson 18 anni, Domenico Gargiulo 15 anni, Salvatore Pellecchia 16 anni, Mario Simeoli 14 anni, Anna Esposito 14 anni, Franco Diego Cimmino 14 anni, Andrea Teano 10 anni, Sergio D’Andrea 12 anni, Rosario Somma 12 anni, Eduardo Fiore 11 anni e 10 mesi, Vincenzo Pone 12 anni, Ciro Brandi 4 anni, Fabio Rigione 7 anni e 6 mesi, Giovanni Cirella 7 anni e 6 mesi, Salvatore Frizziero 4 anni e 6 mesi, Giovanni Napoli 9 anni, Gaetano Cifrone 6 anni e 6 mesi, Antonio De Luca 6 anni e 6 mesi, Luigi Visone 6 anni e 6 mesi, Domenico Pellino 6 anni e 6 mesi, Francesco Luongo 6 anni e 6 mesi, Luigi Ferraiuolo 6 anni e 6 mesi, il boss Luigi Cimmino (nel tondo), oggi collaboratore di giustizia, 9 anni.
Assoluzione, invece, per Renato Esposito. Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato. Si tratta di un procedimento che trae origine da un’indagine che punta a svelare l’intreccio tra camorra, mondo degli affari e colletti bianchi per la gestione degli appalti nei diversi ospedali napoletani. Dalla prossima udienza spazio alle discussioni del collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Milazzo, Mario Griffo, Luigi Poziello, Marco Muscariello, Antonio Abet, Andrea Scardamaglio, Immacolata Spina, Emilio Martino, Lelio Della Pietra, Bruno Von Arx, Claudio Davino, Andrea Imperato, Immacolata Romano, Giacomo Pace e Giuseppe De Gregorio

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