Roma (LaPresse) – “La notizia del ritrovamento delle ossa -ha detto la sorella di Mirella Gregori- la appresi da alcuni giornalisti che mi scrissero dei messaggi sul cellulare. Purtroppo le notizie che potrebbero riguardare mia sorella le apprendiamo sempre da altre persone e mai dagli inquirenti. Mi ha stupito molto anche il fatto dell’immediato abbinamento di quei resti con Mirella ed Emanuela Orlandi. Mi sono chiesta, perché? Chi ha detto questo? Come hanno fatto a tirare fuori i nomi di Mirella ed Emanuela? Per quale motivo? Comunque, noi aspettiamo sempre l’esito definitivo delle analisi sulle ossa visto che lo stesso professor Arcudi consulente del Vaticano continua a usare il condizionale in merito ai primi accertamenti. Solo l’esame del dna può darci delle certezze.
E comunque noi faremo effettuare altre analisi in parallelo dalla nostra genetista Marina Baldi”. Lo dice Maria Antonierra Gregori, sorella di Mirella, scomparsa 35 anni fa da Roma, a Radio Cusano Capus commentando il ritrovamento di alcune ossa umane sotto il pavimento di una dependance della Nunziatura Apostolica.
La famiglia della ragazza scomparsa non si fida e vuole andare avanti
“Vogliamo – afferma Gregori – che le cose siano fatte bene, alla luce del sole, senza altri depistaggi o insabbiamenti. Come famiglie coinvolte abbiamo bisogno di pace dopo 35 anni, non è possibile andare avanti così. Io in tutti questi anni ho sempre pensato e sperato che mia sorella fosse ancora viva, non so dove si trovi ma dentro di me sento che è viva; però, se quelle ossa dovessero essere di Mirella, allora dopo tanta sofferenza metteremmo la parola fine a questa terribile storia che dura da 35 anni e soprattutto finalmente si aprirebbe un’indagine per arrivare alla verità. La cosa che mi fa ben sperare è l’apertura nuova del Vaticano e della Procura nei confronti del caso della scomparsa di mia sorella e di quella di Emanuela Orlandi. Visto che in passato indagini vere e proprie sulla scomparsa di Mirella non sono mai state fatte, a causa, lo ripeto, di depistaggi, insabbiamenti e false piste. Speriamo si possa arrivare presto alla verità”.