MOSCA – Ci siamo. La squadra padrona di casa, come da tradizione, farà il suo debutto nella classica partita inaugurale del Mondiale, in programma domani. La Russia del ct Stanislav Cherchesov è quindi chiamata all’impegno morbido contro l’Arabia Saudita, cenerentola del gruppo A. Cinque giorni dopo i padroni di casa si giocheranno con molta probabilità le speranze di qualificazione contro l’Egitto di Salah. Il 25 giugno invece ci potrebbe essere lo spareggio per il primo posto contro il più insidioso Uruguay, se entrambe le squadre arrivassero a questo appuntamento con il bottino pieno in classifica.
La formazione padrona di casa ai raggi X
La Russia dovrebbe partire con un coperto 3-5-2, composto dalla maggior parte da giocatori impegnati in patria. La porta sarà affidata all’esperto ma poco affidabile bandiera del Cska Akinfeev. La linea difensiva a tre dovrebbe essere composta da Kudryashov e Granat, compagni di squadra nel Rubin Kazan, e dall’esordiente Kutepov. Sulle fasce spazio a sinistra alla velocità di Zhirkov, ex Chelsea e ormai da anni nel giro della nazionale. Sulla destra sarà il jolly e più offensivo Samedov ad agire sulla quella corsia. Centrocampo poco solido ma con tanta fantasia a partire dal talento della promessa Golovin. La mezzala classe 1996 del Cska Mosca è già nel mirino della Juventus. Ad affiancarlo Erokhin, regista dai piedi educati dell’ex Zenit di Mancini, e il veterano Glushakov. Nella coppia d’attacco Smolov, bomber della squadra (12 reti in 30 presenze) e secondo miglior marcatore del campionato locale, avrà il compito di timbrare il tabellino. Il giovane Miranchuk, invece, dovrà esaltare tutta la sua classe nel fornire passaggi vincenti ai compagni.
La tattica di Cherchesov
Il punto forte della formazione padrona di casa è sicuramente la corsia mancina che sia in attacco che in difesa è l’assoluta protagonista della formazione. Zhirkov, Golovin e Miranchuk sono i tre giocatori che stazionano di più su quella fascia che in avanti spinge molto fino ad arrivare con buona frequenza (36,5%) nell’area avversaria. Stessa situazione per quanto riguarda i punti deboli dove sia in fase offensiva che difensiva il maggior problema sono le palle alte. Gli attaccanti della Russia segnano pochissimo di testa (appena il 15,3% delle occasioni create). Akinfeev, al contrario, subisce così molte reti (il 38,1% dei gol concessi arrivano da colpi di testa) anche per la mancanza di centimetri di questa nazionale. Il giocatore più pericoloso è il bomber del Krasnodar, Smolov. Quasi la metà delle azioni (47,6%) coinvolge il centravanti russo che grazie alle sue sponde e alla sua presenza in area è capace di tenere alta la squadra e finalizzare al meglio le azioni dei suoi compagni. E’ da lui che il pubblico di casa si aspetta il maggior contributo a livello realizzativo, per provare a conquistare uno storico ottavo di finale.
I pericoli in zona gol
La Russia è stata capace di andare a segno con frequenza nel corso di questa marcia di avvicinamento ai Mondiali casalinghi: nelle 15 amichevoli disputate ha realizzato 22 reti mentre ha un po’ deluso nella scorsa Confederations Cup. Negli ultimi test le reti sono arrivate esclusivamente dalla coppia offensiva Smolov-Miranchuk. Il talento della Lokomotiv Mosca ha una media di un gol ogni due partite mentre il centravanti del Krasnodar ha segnato 6 reti ma su 28 conclusione con una percentuale più bassa. Gli altri tre giocatori illustrati non sono dei grandi specialisti a superare la porta avversaria. Erokhin su 15 tiri non ha trovato mai la rete. Samedov sull’unico tentativo dentro l’area ha fatto centro ma dalla distanza la mira è stata imprecisa. Attenzione però ai gol che potrebbero arrivare dalla panchina con Dzyuba e Dzagoev, pronti a subentrare a gara in corso e regalare gioie al pubblico di casa. Da tenere d’occhio anche il talento Golovin che potrebbe esplodere in questa grande manifestazione.
