MILANO – I carabinieri di Altofonte (Palermo) hanno arrestato un 65enne e un 30enne con l’accusa di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente, furto aggravato di energia elettrica, detenzione abusiva di armi e ricettazione. Nel corso di un’operazione antidroga a Santa Cristina Gela, i militari hanno scoperto l’esistenza, nelle campagne circostanti il centro abitato, di un casolare abbandonato adibito alla coltivazione di cannabis, dove è stato sorpreso il 30enne. Questi, 30enne di origine straniera, vi aveva trascorso la notte per vigilare su un’estesa piantagione da oltre 310 esemplari, in parte coltivati in vaso e in parte in terra, all’esterno del casolare. La crescita delle piante era garantita da lampade alogene e ventilatori, alimentati grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica, scoperto con l’ausilio di personale Enel. La perquisizione ha permesso, inoltre, ai carabinieri di sequestrare 2 chili e mezzo di marijuana confezionata in buste, una pistola calibro 7,65 con caricatore con matricola abrasa e 36 cartucce, nonché altre 5 cartucce calibro 12.
Il 30enne è accusato di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente, furto aggravato di energia elettrica, detenzione abusiva di armi, ricettazione, nonché resistenza a pubblico ufficiale. Il Cip di Termini Imerese, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo, ha successivamente emesso un’ordinanza di applicazione della medesima misura, su richiesta della locale Procura, nei confronti del proprietario del casolare e del terreno, un 65enne palermitano già noto alle forze di polizia, perché ritenuto coinvolto nei reati di produzione illecita di sostanze stupefacenti, furto aggravato di energia elettrica, detenzione abusiva di armi e ricettazione. Il 65enne e il 30enne sono stati portati in carcere, su disposizione dell’autorità giudiziaria.
(LaPresse)