ROMA – “Brucia ancora il ricordo del sacco di Palermo, quando Ciancimino autorizzò migliaia di concessioni edilizie ai suoi amici, devastando una città. Una città che porta e porterà per sempre quelle devastanti cicatrici, colate di cemento che sono perfettamente visibili tutti i giorni, muovendosi tra palazzoni e improbabili aggregati urbani. Purtroppo le mani sulla città di Palermo non smettono di essere sporche: due consiglieri comunali, di cui uno presidente di commissione, e vari funzionari arrestati oggi a Palermo dimostrano che la politica deve ancora fare tanta strada perchè la cultura della legalità e dell’interesse generale sia il primo valore. L’interesse di pochi distrugge il benessere di tutti, la qualità della vita e sottrae ricchezza ad una comunità. È necessario che tutta la politica faccia propria e sempre, non a giorni alterni, la lotta contro la corruzione”. Lo dichiara il vice ministro dell’Interno, Vito Crimi.
(LaPresse)