Palermo, il Miur: “Bussetti non è interessato dal procedimento per Dell’Aria”

La nota divulgata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Marco Bussetti

ROMA – Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ribadisce e conferma che il Ministro Bussetti “non è stato interessato né nell’avvio né nella conclusione dell’iter” del procedimento disciplinare nei confronti della professoressa Dell’Aria. Non ci sono stati né “diktat”, né pressioni da Roma, come hanno scritto alcuni organi di stampa.

Si trattò di semplice richiesta di informazioni

Ci fu, invece, una semplice richiesta di informazioni al competente Ufficio territoriale da parte dell’Ufficio stampa del MIUR. Tesa ad approfondire un caso emerso sui social. Una richiesta del tutto simile alle molte che vengono fatte ogni giorno agli Uffici periferici del Ministero per verificare fatti, segnalazioni e notizie che pervengono al MIUR. E rispetto ai quali la stessa stampa richiede una posizione o una dichiarazione del Ministro.

La linea del Miur

“Non fu mai chiesta un’ispezione, cosa peraltro impossibile con una semplice e-mail dell’Ufficio Stampa, che non ha competenze in materia disciplinare. Non furono chiesti interventi specifici. Ma informazioni. Arrivate qualche giorno dopo, il 31 gennaio, sotto forma di relazione e rispetto alla quale, come è possibile evincere dagli archivi dei comunicati stampa, nonché dai profili social del Ministro, non ci fu alcuna dichiarazione pubblica o richiesta palese di intervento. Anche per la doverosa separazione fra i rispettivi ambiti che esiste fra potere di indirizzo politico e potere di gestione amministrativa. Come previsto dalle norme vigenti”, fa sapere il ministero.

Il ministro Bussetti non è interessato dal procedimento

“È del tutto improprio associare una richiesta di informazioni con l’eventuale avvio di un’ispezione e di un procedimento disciplinare – prosegue la nota del Miur -. A conferma di tutto questo si sottolinea che, quando l’Ufficio territoriale di Palermo ha deciso di disporre l’ispezione, attivare il procedimento disciplinare e comminare la sanzione lo ha fatto in piena autonomia. Seguendo quanto previsto dalla disciplina normativa vigente. Un fatto confermato pubblicamente, anche a mezzo stampa, dal dott. Marco Anello, dirigente dell’Ufficio Territoriale di Palermo, che ha affermato: ‘Ho agito secondo giustizia e secondo coscienza. Conosco a menadito le carte e ho svolto il mio lavoro con serietà’. Pertanto è lo stesso dirigente ad aver rivendicato, in piena autonomia, la sua scelta”.

(LaPresse)

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