PALERMO – Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, condividendo l’ipotesi accusatoria, ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di trentenne, di origini siciliane ma emigrato e residente nel Nord Italia, ritenuto responsabile dell’omicidio di Vincenzo Trovato, avvenuto alle prime ore del 12 agosto scorso, nei pressi di un lido di Balestrate. L’indagato era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della polizia giudiziaria, i Carabinieri della Compagnia di Partinico, il 12 agosto scorso, all’esito delle indagini eseguite nell’immediatezza dei fatti, che avevano consentito di raccogliere un circostanziato quadro indiziario a carico dello stesso per il reato di omicidio.
Il Gip non ha convalidato il fermo, avendo giudicato insussistente il pericolo di fuga, ma ha applicato all’uomo la misura cautelare in carcere in ragione di una pluralità di indizi scaturiti da prove che attesterebbero che la causa del decesso di Vincenzo Trovato risalirebbe ad una lesione da arma da taglio, ad un arto inferiore, e che tale colpo sarebbe stato inflitto dall’indagato nel corso di una colluttazione.
Il Gip ha ritenuto altresì il sussistere di pericolo di reiterazione del reato e il rischio di inquinamento probatorio.
Il fermato, all’esito del giudizio di convalida, è rimasto ristretto presso il carcere palermitano di Pagliarelli.
(LaPresse)