PALERMO – Il Palermo è stato venduto, finisce l’era Zamparini. “Pensando solo al futuro della società e al tifo palermitano ho, con un nodo in gola, ho firmato la mia uscita dalla Proprietà. L’obiettivo raggiunto era da tempo quello di trovare interlocutori che proseguissero con più mezzi economici il mio lavoro, con traguardi importanti che si possono raggiungere solo con investimenti che, anche per le tristi mie ultime vicissitudini giudiziarie palermitane, io non ero più in grado di fare“, così l’ormai ex patron dei rosanero in una lettera d’addio. L’annuncio sul sito ufficiale del club, venduto per la cifra simbolica di 10 milioni di euro. I nuovi proprietari sono inglesi, ma per ora resta ignoro l’acquirente.
Nuovi proprietari, nuovo stadio
Oltre al Palermo, come precisa lo stesso Zamparini, è stata ceduta anche la società Mepal, proprietaria del marchio. C’è l’impegno al pagamento a saldo del credito residuo del Palermo che si aggira attorno ai 22 milioni di euro che andranno nelle casse sociali per una garanzia serena della gestione economica. I nuovi proprietari inglesi, fa sapere l’ex patron, costruiranno un nuovo stadio e un nuovo centro sportivo insieme ad altri industriali. “Ogni volta che scendo a Palermo sento l’affetto e la riconoscenza della gente palermitana; quando cammino in ogni città europea ricevo la dimostrazione di riconoscenza e affetto di tutti i palermitani che sono emigrati in Europa e nel mondo”, spiega Zamparini.
Finisce l’era Zamparini, l’uomo dei record rosanero
Finisce un’era storica per i rosaneri. Maurizio Zamparini era alla guida della società da 16 anni, dal 2002. Con lui il ritorno in serie A, la storica qualificazione in competizioni europee e la finale di Coppa Italia, poi persa, con l’Inter. Con lui il record di piazzamento, un quinto posto che gli valse la qualificazione di Coppa Uefa. Il club l’anno dopo riuscì ad arrivare agli ottavi. Cittadino onorario di Palermo, è anche ricordato per il continuo turn over di allenatori ingaggiati e cacciati.