La Palestina si rivolge alla Corte penale internazionale: aprire un’indagine su Israele

Lo scontro tra Palestina e Israele si sposta a L'Aja

L’AJA (Marco Maffongelli) – La Palestina chiede di aprire un’inchiesta alla Corte penale internazionale che si trova a L’Aja, in Olanda. A presentare la richiesta è stato il ministro degli Esteri palestinese Riad Malki. Il governo palestinese pretende che l’autorità internazionale provveda ad aprire un’indagine sugli insediamenti di Israele nei territori palestinesi. A riportarlo sono i media internazionali.

Le accuse della Palestina

Secondo i palestinesi “il governo israeliano sta commettendo gravi crimini. Ci sono le prove e, quindi, è il caso che l’autorità competente indaghi”. L’autorità palestinese ha consegnato ai giudici della Corte penale internazionale un deferimento. Si tratta di un documento che, secondo quanto riferito dai palestinesi, “evidenzia e racconta le azioni israeliane passate, presenti e future nel territorio occupato dello Stato di Palestina, inclusa Gerusalemme Est”.

La risposta israeliana

Non è si è fatta attendere la risposta del governo israeliano, attraverso il Ministero degli Esteri. Per Israele la denuncia “è legalmente invalida”, in quando la Corte penale internazionale non avrebbe giurisdizione sulla questione israelo-palestinese, in quanto “Israele non è uno dei Paesi membri di quella Corte e l’autorità palestinese non è uno Stato”. Il governo di Tel Aviv ha poi aggiunto: “Israele si aspetta che la Cpi non cede alle pressioni della Palestina”.

L’ambasciatore di Israele in Italia contro Hamas

Ieri l’ambasciatore israeliano in Italia, Ofer Sachs, ha preso parte a un Forum organizzato dall’Ansa, nel quale ha evidenziato una serie di criticità nell’area israelo-palestinese. Innanzitutto Sachs ha puntato il dito contro Hamas: “Ha commesso molti errori. La situazione nella Striscia di Gaza è drammatica e i soldi investiti non sono stati spesi da Hamas per migliorare la situazione ma per creare una zona di terrore, con migliaia di razzi lanciati contro Israele”. Infine Sachs evidenzia che “ci dobbiamo preparare a nuove manifestazioni di palestinesi organizzate da Hamas a Gaza”.

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