Panificio incendiato nella notte, torna l’incubo racket a Mugnano

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Incendio al panificio di Mugnano

MUGNANO – Incubo racket nell’area nord. Un incendio ha interessato un’attività commerciale nella notte tra mercoledì e ieri a Mugnano, sollevando immediatamente l’attenzione delle autorità sulla natura dolosa del gesto. L’obiettivo delle fiamme è stato il panificio “Le magie del grano”, situato al civico 1 di via Aldo Moro, un’attività che aveva aperto i battenti solo pochissimi mesi fa (in precedenza il panificio si trovava nei pressi del Municipio, in pieno centro storico), precisamente all’inizio di agosto L’allarme è stato dato nelle ore notturne, richiamando sul posto i carabinieri della sezione operativa di Marano e le squadre dei vigili del fuoco. La tempestività dell’intervento ha permesso di circoscrivere il rogo, domando le fiamme prima che queste potessero propagarsi o causare danni strutturali allo stabile che ospita l’attività. Non si registrano feriti, ma l’evento ha generato preoccupazione nella comunità locale, data la natura apparentemente
mirata dell’azione.

Le indagini sono state avviate senza soluzione di continuità dai militari dell’Arma per chiarire la dinamica esatta dell’accaduto e stabilire l’origine del fuoco. Il rogo è doloso. Ad appiccarlo è stato un uomo, come rivelano le telecamere del sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale. Orientamento investigativo emerso subito, con il rinvenimento di tracce di liquido infiammabile. Sono stati gli stessi titolari a parlare della natura del rogo: “Purtroppo – hanno scritto sui social – l’attività è stata vittima di un incendio doloso. Il locale è sotto sequestro per indagini in corso”. E, poi, a corredo del frame che immortala l’uomo mentre appicca l’incendio: “A chi ha pensato di farci
del male… Hai scelto di colpire un luogo che ogni giorno si riempie di fatica, passione e profumo di pane. Hai messo fuoco a un sogno costruito con le mani, con il cuore e soprattutto sudore. Forse ti sei divertito. Forse ti sei sentito potente e forse ti sei sentito grande perché in realtà sei cosi piccolo, ma talmente tanto, da non essere capace di creare un qualcosa con le tue stesse mani, a non avere nulla da costruire se non distruggere ciò che gli altri, con fatica e onestà, hanno realizzato. Ti aggrappi alla violenza perché sei vuoto, incapace di generare sogni o speranze. E’ proprio questa tua piccolezza che ti spinge a fare del male, a cercare di spegnere la luce altrui. Ma sappi che puoi bruciare muri, ma non l’anima di chi non si arrende, sappi che ogni fiamma che hai acceso fuori, ha solo alimentato il fuoco dentro di noi. Quello della determinazione, della voglia di ricominciare e di battere ancora una volta questo tuo odio verso la nostra vittoria”.

Per quanto concerne il movente, l’attenzione si è focalizzata sull’ipotesi del racket. Il fatto che “Le magie del grano” fosse una nuova apertura nel tessuto commerciale locale rende l’attività potenzialmente vulnerabile a tentativi di estorsione o intimidazione da parte di gruppi criminali organizzati attivi nella zona. L’area nord di Napoli è nota per la presenza e l’influenza di tali ambienti, e in particolare il clan Amato-Pagano, la cui attività include talvolta episodi di intimidazione volti al controllo del territorio e delle attività economiche. I proprietari del panificio sono stati ascoltati dai carabinieri, come prassi in questi contesti, per ricostruire il quadro relazionale dell’attività e per accertare l’eventuale esistenza di minacce pregresse, avvisaglie o richieste estorsive. Tali audizioni sono cruciali per determinare se l’incendio si inserisca in una logica di pressione criminale. Cruciale per l’evoluzione delle indagini sarà l’esito dei sopralluoghi tecnici eseguiti dai vigili del
fuoco.

Il rapporto tecnico dei caschi rossi dovrà appurare con certezza l’origine dell’incendio, distinguendo tra l’ipotesi di una matrice accidentale – riconducibile, ad esempio, a un corto circuito o a un guasto di macchinari in funzione – e l’appiccamento volontario del fuoco dall’esterno o dall’interno dell’attività. In parallelo, le forze dell’ordine stanno procedendo all’acquisizione e all’analisi delle registrazioni delle telecamere
di videosorveglianza. Verranno vagliate sia le immagini provenienti dagli impianti di sicurezza privati installati nel locale, sia quelle delle telecamere pubbliche presenti nelle strade attigue di via Aldo Moro, con l’obiettivo di individuare elementi utili, come la presenza di soggetti sospetti o veicoli estranei, nelle immediate vicinanze del panificio nelle ore precedenti e durante l’innesco del rogo. Il dettaglio temporale e le immagini potranno offrire un quadro più definito della dinamica dei fatti. “Ritorneremo più forti di prima”, il messaggio che i titolari affidano ai social. La vicenda è avvenuta nella giornata mondiale del pane.

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