MILANO – Continuano a migliorare le condizioni di Papa Francesco, ricoverato da domenica 4 luglio al Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Dopo un’operazione di circa tre ore per una stenosi diverticolare al colon ha avuto un episodio di febbre, poi passata. Venerdì ha trascorso un’altra giornata tranquilla, ha reso noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, con il decorso clinico atteso. Gli esami del sangue sono soddisfacenti e prosegue le cure prescritte. Non solo. Bergoglio sta riprendendo gradualmente il lavoro e continua a passeggiare nel corridoio dell’appartamento.
Nel pomeriggio ha celebrato la Santa Messa nella Cappellina privata e in serata ha consumato la cena comunitariamente con quanti lo assistono in questi giorni. E domenica Bergoglio, come prima di lui Giovanni Paolo II, pronuncerà l’Angelus dal “terzo Vaticano”, dall’appartamento al decimo piano del Policlinico Gemelli.
Il Santo Padre, spiega Bruni, “toccando con mano l’umana dedizione del personale medico-sanitario che lo assiste, rivolge un particolare pensiero a tutti coloro che con cura e compassione scelgono il volto della sofferenza, coinvolgendosi in una relazione personale con gli ammalati, soprattutto i più fragili e vulnerabili”. Un riconoscimento accolto con piacere dall’Ordine nazionale dei medici. “Ringraziamo Papa Francesco per aver avuto, in questo momento, un pensiero per tutti i medici e gli operatori sanitari. Apprezziamo in particolare la sensibilità con cui ha saputo valorizzare l’importanza e la peculiarità della relazione di cura: unica per ogni paziente, più intima per accogliere le fragilità, ma offerta a tutti senza discriminazione alcuna”, rimarca il presidente della Fnomceo Filippo Anelli.
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