ROMA – “Da un po’ di tempo a questa parte non sono poche le volte in cui pare essersi installata nelle nostre comunità una sottile specie di stanchezza, che non ha niente a che vedere con quella del Signore. Si tratta di una tentazione che potremmo chiamare la stanchezza della speranza. È una stanchezza paralizzante”. Così il Santo Padre durante l’omelia nella Cattedrale Basilica Santa María La Antigua a Panama, alla presenza di Sacerdoti, Consacrati e Movimenti Laicali. “La stanchezza della speranza nasce dal constatare una Chiesa ferita dal suo peccato e che molte volte non ha saputo ascoltare tante grida nelle quali si celava il grido del Maestro: “Dio mio, perché mi hai abbandonato?” aggiunge.
Il messaggio
“Così possiamo abituarci a vivere con una speranza stanca davanti al futuro incerto e sconosciuto, e questo fa sì che trovi posto un grigio pragmatismo nel cuore delle nostre comunità. Tutto apparentemente sembra procedere normalmente, ma in realtà la fede si consuma e si rovina. Sfiduciati verso una realtà che non comprendiamo o in cui crediamo non ci sia più spazio per la nostra proposta, possiamo dare ‘cittadinanza’ a una delle peggiori eresie possibili nella nostra epoca: pensare che il Signore e le nostre comunità non hanno nulla da dire né da dare in questo nuovo mondo in gestazione (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 83). E allora succede che ciò che un giorno è nato per essere sale e luce del mondo, finisce per offrire la propria versione peggiore” conclude.
LaPresse
Papa: “C’è stanchezza speranza per Chiesa ferita dal suo peccato”
"Da un po’ di tempo a questa parte non sono poche le volte in cui pare essersi installata nelle nostre comunità una sottile specie di stanchezza, che non ha niente a che vedere con quella del Signore".