MILANO – “Grazie a Dio sto bene. Zoppico solo un po’ perché si sta rimarginando la cicatrice dell’operazione, non sono più un ragazzino, ma sto bene. Dopo l’intervento chirurgico di luglio ho già compiuto due viaggi apostolici internazionali: a Budapest e in Slovacchia a settembre, e a Cipro e in Grecia a dicembre, tornando nel campo rifugiati di Lesbo, dove abbiamo toccato una piaga dell’umanità; e poi, sono andato ad Assisi. E altri viaggi ne farò, se il Signore vorrà, nel 2022”. A dirlo in un’intervista a Repubblica e La Stampa è Papa Francesco che ricorda con i due quotidiani i Natali passati con la famiglia in Argentina, compresi i cappelletti fatti a mano dalla nonna.
“Mi preparo bene, perché il Natale è sempre una sorpresa. È il Signore che viene a visitarci, e io vivo questo arrivo con la mistica dell’Avvento: aspettare un po’ di tempo e predisporsi per incontrare Dio, che rinnova tutto in bene. E poi amo tanto le canzoni natalizie, che sono piene di poesia”, dice ancora il Pontefice che rivolge il suo pensiero ai poveri e ai bimbi ammalati di cui ha avuto esperienza durante il suo ricovero a luglio. Ai genitori che hanno i figli fuori dall’ospedale, il Pontefice ricorda “quanto sono fortunati. Li abbraccino forte, e dedichino loro più tempo”.
(LaPresse)