Nell’ultima udienza generale prima di Pasqua, il pensiero di Papa Francesco va a chi il messaggio di resurrezione non riesce a percepirlo: a quei “cristiani mafiosi” che sono “di casa – senza andare troppo lontano” e che “di cristiano non hanno nulla, perché portano la morte a se stessi e agli altri”.
E va a chi non riesce a farsi “lavare da Cristo” e si lascia corrompere: “Devo dire una cosa dolorosa – afferma – ci sono i cristiani finti, quelli che dicono ‘Gesù è risorto’ ma vivono una vita corrotta e questi cristiani finti finiranno male. Il cristiano è un peccatore, anche io lo sono, ma ha la sicurezza del perdono quando lo chiede. Il corrotto fa finta di essere onorevole ma nel suo cuore c’è ‘putredine'”.
La Pasqua, spiega Bergoglio ai 12mila fedeli in piazza San Pietro, è la “festa più importante per la nostra fede”. Non è, come pensano in molti, il Natale. Lui stesso, confessa, l’ha scoperto a 15 anni: “La Pasqua è la festa della nostra salvezza, dell’amore di Dio per noi”.
Il Triduo inizia domani, con la Messa ‘in Coena Domini’, e si conclude con i vespri della Domenica di Risurrezione. “Poi viene la Pasquetta”, dice il Papa, un evento “post-liturgico, una festa della famiglia, della società”.
Questi giorni sono un “appello alla responsabilità”. Perché Pasqua non è solo “colombe e uova”: “è il cammino alla missione, all’annuncio: ‘Cristo è risorto’. Questo annuncio è il centro della nostra fede e della nostra speranza, è il nocciolo, è – è una parola difficile – il ‘kerygma’ che continuamente evangelizza la Chiesa e che essa a sua volta è inviata ad evangelizzare”.
E’ per questo motivo che “nel giorno di Pasqua all’inizio si battezzava la gente”, afferma, annunciando che anche lui, nella notte di Sabato Santo, nella Basilica di San Pietro battezzerà otto persone adulte che “incominciano la vita cristiana”.
In tanti Paesi, ricorda il Papa, sia in Italia che “nella mia patria”, in Argentina, c’è l’abitudine, nel giorno di Pasqua, di far lavare gli occhi ai bambini con l’acqua: “l’acqua della vita, per fare un segno di poter veder le cose di Gesù, le cose nuove. Lasciamoci in questa Pasqua lavare gli occhi dell’anima per vedere le cose belle e fare le cose belle. E vi consiglio la mattina di Pasqua di portare i bambini al rubinetto e far lavare loro gli occhi, sarà un modo per vedere Gesù risorto”.