Papa Francesco punta su Gregory per far ripartire la diocesi di Washington

in foto Papa Francesco

CITTA’ DEL VATICANO– Nel 51esimo anniversario della morte di Martin Luther King, Papa Francesco nomina l’afroamericano Wilton Gregory arcivescovo metropolita della sfortunata diocesi di Washington.

Il vescovo prende il posto del cardinale Donald Wuerl, che lo scorso ottobre si era dimesso dopo essere accusato dal rapporto del Grand Giury della Pennsylvania di aver insabbiato alcuni casi di abusi sessuali su minori quando era vescovo di Pittsburg.

Ma, prima ancora di Wuerl, la diocesi era gestita dal cardinale Theodore McCarrick, rimosso dal collegio cardinalizio a luglio dell’anno scorso e poi ‘spretato’ a febbraio per aver molestato minorenni e alcuni seminaristi maggiorenni.

La Chiesa della capitale statunitense riparte da un vero riformista

Dal 2005 alla guida della diocesi di Atlanta, Gregory è sempre stato vicinissimo alle posizioni di Papa Francesco sulla causa ambientale, sull’accompagnamento delle persone omosessuali e sull’accoglienza dei migranti. Nel 2002, quando la Chiesa statunitense fu travolta per la prima volta dagli scandali di pedofilia, da presidente della conferenza episcopale degli Stati Uniti, sostenne l’adozione della Carta di Dallas per la tutela dei minori.

Storica resta la sua battaglia, nel 2014, contro il ‘Safe Carry Protection Act’, noto anche come la ‘legge delle armi ovunque’, con cui bandì le pistole da qualunque chiesa cattolica della Georgia. “L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è la presenza di più armi da fuoco nei luoghi pubblici, specialmente in quelli frequentati dai bambini e dai più vulnerabili“, aveva spiegato. “Invece di rendere le armi accessibili, avremmo bisogno di leader, nel governo e nella società, che condannino la violenza in tutti gli aspetti della vita. Il nostro obiettivo dev’essere imparare a riconciliarci, non a farci ‘giustizia’ da soli”.

(LaPresse)

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