ROMA – È ufficialmente iniziato il viaggio di papa Francesco verso la Romania. Il Pontefice è infatti partito alle 8.17 dallo scalo Leonardo da Vinci di Roma a bordo di un Airbus A-320. Alle 11.30 locali è previsto l’atterraggio all’aeroporto internazionale ‘Henri Coanda-Otopoeni’ di Bucarest.
Il programma della visita di Papa Francesco
Saranno tre i giorni che Francesco dedicherà alla Romania. Diverse le tappe previste, tra queste anche un incontro con la comunità rom e la beatificazione di sette vescovi martiri del comunismo. In totale saranno nove i discorsi pronunciati nel corso di questo nuovo viaggio alle periferie d’Europa. Un viaggio che va in continuità, anche per un discorso territoriale, con quelli precedenti in Bulgaria e nella Macedonia del Nord. Verrà accolto ufficialmente all’aeroporto e subito dopo in una cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale. Successivamente incontrerà il presidente della Romania Klaus Werner Iohannis e il primo ministro Vasilica Viorica Danila. Da qui, poi, l’arrivo al cospetto delle altre autorità e il corpo diplomatico dove terrà il suo primo discorso. Il pranzo è previsto in Nunziatura.
Il telegramma inviato al presidente Mattarella
Terminato quest’ultimo, Francesco si recherà al Patriarcato ortodosso dove incontrerà prima il patriarca Daniel e il Sinodo permanente. E sarà qui, nella Cattedrale ortodossa, che si darà il via alla preghiera del Padre nostro. Successivamente celebrerà messa nella cattedrale cattolica di San Giuseppe. Intorno alle 18, orario previsto per la fine della celebrazione eucaristica, l’incontro privato con i Gesuiti presenti nel Paese che, di fatto, concluderà la prima giornata del viaggio. Prima di partire, papa Francesco ha inviato un telegramma al presidente Mattarella. Telegramma d’amore e di pace: “Nel momento in cui mi accingo a partire per il viaggio apostolico in Romania – si legge nello stesso – mi è gradito rivolgere a lei signor Presidente e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto, che accompagno con ogni più cordiale ed orante auspicio di pace e di serenità”.