Papa: in caso di malattia ho già firmato dimissioni, su abusi nessun negoziato

Foto Vatican Media / LaPresse in foto Papa Francesco

Dimissioni già firmate in caso di “impedimento medico” con la “rinuncia” affidata alle mani del cardinal Tarcisio Bertone. La rivelazione arriva direttamente da Papa Francesco che, a quasi 10 anni dalla sua elezione al soglio di San Pietro, si concede in una lunga intervista alla spagnola Abc.

“Io ho già firmato la mia rinuncia – rivela infatti il Pontefice – era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Ho firmato la rinuncia e gli ho detto ‘in caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l’hai’. Non so a chi l’abbia data Bertone, ma io l’ho data a lui quando era segretario di Stato”. La scelta quella di Bergoglio è precisa. Alla domanda del giornalista se vuole che si sappia, la risposta è chiara: “Per questo te lo sto dicendo”.

Bergoglio poi spiega come rivoluzionerà la Chiesa a partire dal ruolo della donna, annunciando che entro due danni ce ne sarà una alla guida di un dicastero. “Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c’è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto”, spiega.

Altro tema chiave del suo dicastero è quello degli abusi, tema “molto doloroso. Si tratta di persone che sono state distrutte da chi avrebbe dovuto aiutarle a maturare e a crescere. Anche se si trattasse di un solo caso, è mostruoso che la persona che dovrebbe condurti a Dio ti distrugga lungo la strada. E su questo non è possibile alcun negoziato”.

Anche il suo predecessore se ne è occupato e proprio di lui parla ancora il Papa venuto da lontano. A quasi dieci anni dalla rinuncia di Benedetto XVI infatti “lo visito spesso e vengo edificato dal suo sguardo trasparente. Vive in contemplazione. Ha un buon senso dell’umorismo, è lucido, molto vivo, parla piano ma segue la conversazione. Ammiro la sua lucidità. È un grande uomo, è un santo. È un uomo di alta vita spirituale”. In ogni caso, lo status di Pontefice emerito “non l’ho toccato affatto, né mi è venuta l’idea di farlo. Ho la sensazione che lo Spirito Santo non ha interesse a che mi occupi di queste cose”, ha precisato Bergoglio.

Il Santo Padre ha poi dedicato i suoi pensieri all’Ucraina. “Non vedo una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale”, ricorda ancora.

Il suo è un appello continuo, in ogni occasione pubblica. “Non dobbiamo dimenticare i bambini dell’Ucraina, e certamente voi non li dimenticate. Tanti bambini che soffrono per la guerra; e soffrono anche in altre parti per le ingiustizie”, dice ricevendo i bambini assistiti dal Dispensario Pediatrico Santa Marta in udienza. Parole che risuonano ancora all’Angelus: “Chiediamo di toccare i cuori di quanti possono fermare la guerra in Ucraina, non dimentichiamo la sofferenza di quel popolo specialmente dei bambini, degli anziani, delle persone malate”.(LaPresse)

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